L’AIRL si incontra in Abruzzo: a Lanciano per rafforzare i legami tra i rimpatriati dalla Libia

ROMA\ aise\ - Dopo l’evento estivo in Campania, l’Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia – AIRL prosegue il suo percorso di incontri in Italia, pensati per favorire momenti di confronto, scambio e riflessione tra soci, simpatizzanti e nuove generazioni. L’incontro si terrà in Abruzzo, a Lanciano - Rocca San Giovanni, sabato e domenica prossimi, 4 e 5 ottobre, e rappresenta la terza tappa del ciclo di appuntamenti del 2025, concepito per rafforzare i legami tra le persone che condividono l’esperienza del rimpatrio dalla Libia e per mantenere viva la memoria collettiva di quella storia.
Il programma dell’evento prevede momenti conviviali, occasioni di ascolto e dialogo, e la possibilità di approfondire aspetti legati all’identità, alla memoria storica e alla continuità del legame tra le comunità italiane rimpatriate. L’iniziativa sarà ospitata in una cornice significativa dal punto di vista culturale e paesaggistico, in linea con lo spirito di incontro e condivisione che caratterizza queste giornate.
L’evento è aperto a tutti: soci AIRL, nuovi aderenti, famiglie, giovani e chiunque sia interessato a conoscere l’Associazione e le sue attività.
In occasione dell’evento, sarà inoltre avviata un’attività di raccolta di testimonianze audiovisive. Verranno realizzate una serie di video interviste ai membri della comunità, che si renderanno disponibili, con l’obiettivo di preservare e valorizzare la memoria storica di chi ha vissuto in prima persona l’esperienza dell’espulsione dalla Libia nel 1970 e il successivo percorso di ricostruzione della propria vita in Italia.
Le interviste saranno incentrate su tre momenti fondamentali: gli anni trascorsi in Libia, tra integrazione e vita quotidiana; l’espulsione e la confisca dei beni decisa da Gheddafi, evento traumatico che segnò la fine di una presenza italiana ultradecennale; i primi anni in Italia, tra le difficoltà dell’accoglienza, la perdita delle radici e l’impegno nel ricostruire una vita dignitosa, cercando un nuovo equilibrio tra memoria e futuro.
Il progetto, ha spiegato l’AIRL, intende dare voce ai protagonisti diretti di una vicenda spesso dimenticata, restituendo umanità e profondità a una pagina dolorosa della storia nazionale. Le testimonianze raccolte andranno a integrare l’archivio storico dell’AIRL, che da anni lavora per documentare e rendere accessibile la memoria dei rimpatriati. I video saranno disponibili anche per il pubblico e per i ricercatori, rappresentando un prezioso patrimonio orale utile a studi storici, progetti educativi e iniziative culturali future.
Di questo incontro si parla ampliamente anche sull’ultimo numero della newsletter dell'AIRL, uscita in queste ore.
A seguire, anche focus su altri temi, tra cui le previsioni dell’ONU sulle prossime elezioni in Libia e il dialogo in corso tra Roma e Tripoli in materia di politiche sociali. Spazio anche a un nuovo progetto di cooperazione italo-libica nel settore della pesca e, per la rassegna stampa, un approfondimento sugli accordi recentemente firmati a Bengasi tra Italia e Libia. (aise)