Prosegue la missione in Argentina dell'Ente Friuli nel Mondo

BUENOS AIRES\ aise\ - Sta continuando la missione in Argentina dell'Ente Friuli nel Mondo che ha toccato in questi ultimi giorni, dopo Buenos Aires e San Benito, le cittadine di: Santa Fe, Sunchales, Monteros, San Francisco, Colonia Caroya, Florencio Varela, Pablo Podestà per poi fare ritorno nella capitale argentina e incontrare l'Ambasciatore italiano in Argentina, Fabrizio Lucentini.
A Santa Fe, la delegazione il Centro Friulano Santa Fe accolti dal presidente Daniel Ángel Gon. Un'occasione per parlare delle prossime attività anche con i presidenti della Familia Friulana di Rosario e di Paranà presenti all'incontro.
A seguire, la delegazione si è recata a Sunchales, dove, accolti dal presidente Juan José Ocelli, la delegazione ha fatto visita al Centro Friulano de Sunchales che accoglie molti discendenti di friulani arrivati dalla zona del cividalese. L'indomani, sempre a Sunchales, un'intensa giornata di incontri iniziata con la visita al sindaco di Sunchales, Pablo Pinotti, con il quale, insieme a Giorgia Carlig, vicesindaco di Cividale, è stata ricordata l'emigrazione, soprattutto degli abitanti del cividalese, che hanno raggiunto quest'area nella provincia di Santa Fe dando lustro al territorio. La giornata è proseguita poi con l'omaggio a Juan B.V. Mitri, originario di Cividale e padre del cooperativismo a Sunchales e in Argentina e la visita alla scuola a lui dedicata con l'incontro delle sue discendenti. La delegazione ha poi visitato l'Espacio de Dialogo Interreligioso, il Parco Tematico di Educazione Vial, il Nuovo Edificio Corporativo di Sancor Seguros, la Casa dell'Imprenditore, e alcune industrie del Parco Industriale come la Collino, importante azienda produttrice di componenti per auto da corsa.
In serata, presso la Casa de la Cultura, si sono tenute la presentazione del progetto Go to Italy e la riunione con la Commissione dell'Industria.
A 75 chilometri da Sunchales si trova Morteros, cittadina del dipartimento di San Justo, a nord-est della provincia di Córdoba, dove mercoledì scorso, 12 marzo, la delegazione friulana è stata ricevuta alla Sociedad Italiana Morteros presieduta da Rosana Mattaloni, anche lei con radici friulane nel cividalese. Qui l'incontro con la comunità del Centro Friulano Morteros presieduta dal giovane Mauricio Bertoni per la presentazione dei due progetti riguardanti la genealogia e il ritorno in Italia delle figure professionali. Presenti agli incontri anche Marta Dutto, già presidente e fondatrice del Centro Friulano, ed Hernán Trossero presidente della FAPA, Federazione delle Associazioni Piemontesi in Argentina, che sono stati omaggiati dal presidente dell'Ente Friuli nel Mondo Franco Iacop. Non poteva mancare la visita alla GEA, Gergolet Agricola, una grossa impresa di Friulani a Morteros fondata da Roberto, figlio di Albino Gergolet di Doberdò del Lago (Go), partito per l'Argentina a solo 9 anni.
La missione è proseguita poi a 90 chilometri da Morteros, a San Francisco, per un'altra giornata ricca di appuntamenti iniziata con la visita alla storica Escuela del Trabajo IPET n. 50 "Ing. Emilio F. Olmos" fondata esattamente 90 anni fa, il 15 marzo 1935. Seconda tappa la Municipalità di San Francisco, dove la delegazione è stata accolta dal sindaco, Damián Javier Bernarte, prima della visita al locale Parco Industriale accompagnati da una delegazione del Fogolâr Furlan San Francisco con a capo la presidente, Carina Natalia Pecile.
Il pomeriggio ha visto la visita alla scuola Dante Alighieri per concludersi con la conferenza sulla genealogia a cura di Angela Basandella e la presentazione del progetto Back to Italy tenuta da Gerardo Sine nell'Auditorium Tecnoteca.
La delegazione si è poi spostata a Colonia Caroya per i festeggiamenti dei 147 anni della sua fondazione, il 15 marzo 1878 (coincidente con la data di arrivo dei primi friulani partiti soprattutto dalla zona di Gemona del Friuli). Questa, è stata l'occasione per la visita in città di Barbara Zilli, assessora alle finanze della Regione Friuli Venezia Giulia, di Roberto Revelant sindaco di Gemona del Friuli, e di Alessandro Marangoni, presidente della Comunità di montagna del Gemonese e sindaco di Artegna, che si sono uniti alla delegazione friulana capitanata dall'Ente Friuli nel Mondo già presente in Argentina.
Una giornata importante quella di sabato scorso, 15 marzo, che, nella sede della municipalità, ha segnato l'inizio del protocollo di gemellaggio tra Colonia Caroya e Gemona del Friuli con la sottoscrizione da parte dei sindaci Ana Paola Nanini e Roberto Revelant alla presenza al tavolo della console generale d'Italia a Cordoba, Maria Luisa Lapresa, dell'assessore regionale Zilli, del presidente dell'Ente Friuli nel Mondo Franco Iacop, del sindaco di Artegna Marangoni, della vicesindaca di Cividale Giorgia Carlig e del presidente del Centro Friulano di Colonia Caroya e già sindaco della città Luis Emilio Grion.
Tra le due comunità è stato ribadito l'impegno ad avviare un percorso di collaborazione tra i rispettivi Comuni, rafforzando i legami tra le popolazioni attraverso iniziative culturali e sociali e, a suggellarne l'amicizia, a Casa Copetti, museo della friulanità, si è tenuta la cerimonia di consegna del "Sigillo della Città" alla sindaca argentina e all'avvocato Antonio Francisco Roya, decano dei friulani di Colonia Caroya e già presidente del Centro Friulano, riconoscendo l'impegno di chi, nel tempo, ha saputo mantenere viva la memoria e l'identità friulana in terra sudamericana.
Lunedì scorso, 17 marzo, la delegazione friulana capitanata dall'Ente Friuli nel Mondo ha raggiunto Florencio Varela e ha fatto visita all'Unione Friulana di Florencio Varela, presieduto da Carlos Sperandio, e all'adiacente Istituto Friuli, voluto e fondato nel 1966 dagli stessi fondatori dell'Unione Friulana per accogliere i bambini della città ed insegnare la lingua italiana. Oggi la scuola è frequentata da circa 680 studenti, dal livello primario a quello secondario.
Dopo Florencio Varela, la seconda tappa alla periferia di Buenos Aires è stata a Pablo Podestà, dove si trova l'Unione Friulana Castelmonte, presieduta da Giovanni Chialchia, e la chiesa dedicata alla Madonna di Castelmonte.
La delegazione friulana, ieri, martedì 19 marzo, ha incontrato la comunità friulana e Mons. Claudio Snidaro che dal 1985 segue la parrocchia e le opere a favore dei bisognosi.
Insieme hanno visitato il Centro Educativo Castelmonte che fornisce anche corsi professionali ai giovani del posto.
Ieri sera, infine, la delegazione è stata accolta all'Ambasciata d'Italia a Buenos Aires su invito dall'Ambasciatore Fabrizio Lucentini. La visita è coincisa con quella della Regione Lombardia, capitanata dal governatore lombardo, Attilio Fontana. L'assessora Fvg Zilli ha quindi voluto omaggiare l'ambasciatore con un'opera della Scuola Mosaicisti del Friuli, eccellenza friulana nel mondo. (aise)