Trecchina, Jequié e un gemellaggio fatto di radici lucane in Brasile

POTENZA\ aise\ - Giornata storica quella del 30 settembre per la comunità di Trecchina, piccolo borgo in provincia di Potenza incastonato tra le montagne. A distanza di 62 anni è stato infatti rinnovato il gemellaggio con la città brasiliana di Jequié (città dello Stato brasiliano di Bahia), al cui sviluppo socioeconomico contribuì in maniera determinante l’emigrazione che partì dalla città lucana alla volta della città brasiliana. Il gemellaggio è infatti il riconoscimento di una storia condivisa che affonda le radici nella fine dell’Ottocento.
La cerimonia, che ha avuto luogo nella Sala polifunzionale nell’edificio delle scuole Medie, ha visto la presenza di istituzioni delle due città e delle due Camere dei Deputati, quella italiana, con Fabio Porta, deputato del Pd eletto in Sudamerica, e quella Brasiliana.
Il gemellaggio nasce, o meglio, si rinnova (il primo fu nel 1963) con l’obiettivo di promuovere scambi culturali, sociali ed economici, valorizzando le radici comuni delle due città e creando nuove opportunità di collaborazione e crescita reciproca. Il tutto con l’idea di mantenere vivo oppure addirittura rinforzare un legame e un ponte che racconta della migrazione italiana.
La delegazione brasiliana in questi giorni ha visitato Trecchina ed il suo territorio, partecipando ai festeggiamenti del Santo Patrono, San Michele Arcangelo, e sfilando nella processione devozionale per le vie della cittadina.
Tra loro c’erano Zenildo Brandão Santana (Zé Cocá), Flávio Santana e Domingos Ailton, rispettivamente prefeito (sindaco), vicesindaco e assessore alla cultura di Jequié; Leur Lomanto Júnior, deputato federale al parlamento di Brasília; Hassan Iossef, deputato al parlamento dello Stato di Bahia.
Ad accoglierli è stato il Sindaco di Trecchina, Fabio Marcante, che ha guidato l’evento accompagnato dal presidente del Centro Studi Internazionali “Lucani nel Mondo”, Luigi Scaglione. Marcello Pittella, presidente del Consiglio regionale di Basilicata, nonché presidente della commissione regionale per i lucani nel mondo, ha invece partecipato con un videomessaggio di saluto.
“Lo teorizzavamo da tempo e continuiamo a farlo – ha spiegato Scaglione -: i gemellaggi sono la nuova frontiera da superare per mantenere vivo il legame con le nostre comunità. Oggi che il livello istituzionale regionale sembra aver dimenticato l’appartenenza delle nostre realtà di lucani nel mondo, oggi che il Parlamento italiano ha spezzato il filo del riconoscimento della cittadinanza italiana, ecco che le amministrazioni comunali fanno il passo giusto per tessere una nuova tela di relazioni e di opportunità”.
Scaglione ha quindi ringraziato il sindaco Marcante che “ha compreso appieno” il valore dei corregionali all’estero sottoscrivendo questo patto. (aise)