Turismo delle radici: a Smerillo l'evento "Memorie allo specchio"

FERMO\ aise\ - Si terrà sabato prossimo, 25 gennaio, alle ore 17.30, A Smerillo, in Provincia di Fermo, presso la Sala degli Artisti, l'iniziativa “Memorie allo specchio”, sul turismo delle radici.
L’iniziativa, organizzata dal Comune di Smerillo e dalla Proloco di Smerillo, con la collaborazione di Italea Marche e la presenza diretta di Arianna Censori, genealogista e membro di Italea Marche, che modererà l'incontro che si inserisce nell’ambito del Bando Comuni Turismo delle Radici 2024.
Durante l’evento, il fotografo fermano Giovanni Marrozzini, noto per i suoi reportage internazionali (sue mostre allestite recentemente a Cordoba, Argentina e New York), condividerà il proprio percorso professionale e i temi affrontati nei suoi lavori, offrendo al pubblico uno sguardo unico sul legame tra fotografia, memoria e migrazione.
Verranno proiettati inoltre alcuni dei suoi lavori più significativi, realizzati in Italia, Medio Oriente, Africa e Sud America. Particolare attenzione sarà dedicata a “Echi”, il suo progetto fotografico sugli immigrati marchigiani in Argentina, simbolo del forte legame tra il passato e il presente delle comunità marchigiane nel mondo.
Tra i temi affrontati nei suoi lavori si annoverano l’immigrazione, la salute mentale, l’HIV, la malnutrizione infantile, la cecità, la malaria, la tbc, le mutilazioni genitali femminili, l’inquinamento e i miti della creazione, sempre con uno sguardo attento alle delicate questioni umane.
Nel 2020, insieme allo scrittore Angelo Ferracuti, ha fondato a Torre di Palme la scuola di fotografia e letteratura Jack London, consolidando il suo impegno nel dialogo tra immagine e parola.
Il Sindaco di Smerillo, Tonino Severini, ha voluto sottolineare l’importanza di questa iniziativa, dichiarando: “Pensando alle numerose possibilità che il progetto Turismo delle Radici poteva offrirci, abbiamo scelto di coinvolgere un professionista della fotografia come Giovanni Marrozzini, che conosce profondamente il tema della migrazione e della nostalgia. Le sue immagini raccontano storie che parlano a tutti noi.” (aise)