Voto RSU 2025 alla Farnesina: la lettera aperta di Confsal Unsa Esteri ai responsabili di Cgil, Cisl e Uil

ROMA\ aise\ - “Ci troviamo a pochi mesi dalle procedure di voto per l’elezione delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU 2025), che avranno luogo, come di rito, anche presso le sedi estere della Farnesina”, e la Confsal Unsa Esteri ha rivolto una lettera aperta ai responsabili di Cgil, Cisl e Uil, ricordando che “il rinnovo delle rappresentanze RSU si configura come l’espressione più alta dell’azione sindacale, oltre che l’attuazione della legittima quanto inderogabile azione di unione tra rappresentanza sindacale e rappresentanti sindacali”.
“Il prossimo mese di aprile”, si legge nella lettera, “noi tutti saremo chiamati ad un rinnovo della nostra missione, unitamente a quello della nostra responsabilità nei confronti di tutti i lavoratori del MAECI a Roma e all’estero e, in particolar modo, rispetto a quelli in servizio in aree geografiche dove i diritti sindacali rappresentano qualcosa di inusuale, lontano – quasi impalpabile - e ben distante dalle realtà socio-politiche e culturali entro cui i colleghi sono cresciuti e si sono formati all’estero e entro cui vivono la loro quotidianità”.
“Dinanzi a questo scenario, che si configura come un unicum nel panorama della PA italiana”, la Confsal Unsa Esteri evidenzia “la responsabilità di elevare i diritti di questi lavoratori entro una cornice di trasparenza, funzionalità e soprattutto uguaglianza, esorcizzando il reiterarsi abominevole di disparità di trattamento in termini di rappresentanze tra lavoratori, egualmente in servizio presso la medesima sede, ma costretti ed assoggettati ad una sorta di apartheid della rappresentanza sindacale che, nel 2025, fa fatica a trovare un senso giuridico, amministrativo, sociale, sindacale ed operativo”.
Con “questa drammatica consapevolezza”, il sindacato rivolge un appello ai colleghi di Cgil, Cisl e Uil, “per chiedere loro di compiere un atto di emancipazione rispetto ai lacci e lacciuoli che i vincoli ideologici, programmatici e politici impongono costantemente e che traghettano le azioni sindacali verso orientamenti più funzionali alla rappresentanza tout court che agli interessi preminenti dei lavoratori”.
“Come Confsal Unsa”, prosegue la lettera aperta, “vogliamo poter contare anche su di voi per ridefinire lo scenario operativo entro cui dovranno attuarsi le prossime elezioni RSU, in occasione delle quali il nostro Sindacato, in nome della giustizia e parità di trattamento, ritiene opportuno, finalmente, approdare ad un Collegio unico, che includa tutti i lavoratori, senza quei confinamenti, quei fili spinati, quei “muri di Berlino”, che, secondo l’accordo sottoscritto recentemente all’ARAN, si pretende di continuare ad applicare, delimitando così la rappresentanza sindacale, i diritti annessi e le istanze dei lavoratori”.
Per la Confsal Unsa Esteri “le prossime elezioni RSU possono essere un’occasione preziosa, quasi irripetibile, per attuare questa emancipazione anche nello scenario sindacale della Farnesina. In questa battaglia non vogliamo continuare ad essere soli: riteniamo infatti imprescindibile operare in una prospettiva di coralità, a cui deve aggiungersi un’azione sindacale concreta, a tutela, soprattutto, di quelli i cui diritti devono essere difesi non solo con azioni di monitoraggio costante, ma anche con i muscoli e con i denti”.
La Confsal Unsa Esteri invita quindi i tre sindacati nazionali a “dimostrare apertamente la disponibilità a voler effettivamente abbattere ogni discriminazione, ogni frammentazione e ogni svilimento dei diritti sindacali e del ruolo sindacale presso il MAECI: attuiamo insieme questa piccola grande rivoluzione. La Confsal Unsa ci sarà!”. (aise)