LIVE
30/06/2024 19:11 - Barcellona: alla Filmoteca de Catalunya un ciclo dedicato a Marcello Mastroianni                 30/06/2024 18:56 - Riparte "Fit4Co": candidature fino al 15 luglio per progetti nell'Euregio                 30/06/2024 18:27 - Approccio olistico per le malattie croniche: il Console Bellantone apre l’incontro a Londra                 30/06/2024 18:05 - Nuove opportunità per le aziende italiane in Messico: il webinar della Camera di commercio messicana in Italia                 30/06/2024 17:41 - Impossibile: a Rovereto il Wired Next Fest dedicato all'innovazione                
Comunità

A Mario Draghi il Premio Carlo V della Fondazione Yuste

  • 06/06/2024 12:05

MADRID\ aise\ - Mario Draghi, economista, ex Presidente della Banca Centra Europea ed ex premier italiano, sarà insignito del "Premio Carlo V" dalla Fondazione Academia Europa e Iberoamericana de Yuste. Un premio nato nel 1995 per elogiare il lavoro di quelle persone, organizzazioni, progetti o iniziative che, con il proprio sforzo e dedizione, abbiano contribuito al conoscimento generale e allargamento dei valori culturali, sociali, scientifici e storici d'Europa. Un Premio europeo che rappresenta lo spirito di costruzione di un'Europa unita, giusta, egualitaria, solidale e libera.
Per questo, e nello specifico per il suo ruolo nella leadership alla guida della Banca Centrale Europea, Mario Draghi riceverà il premio in una cerimonia in programma il prossimo 14 giungo presieduta dal re di Spagna, Felipe VI, al monastero di Yuste, a Caceres.
Sono state 28 le candidature arrivate alla fondazione provenienti da 6 paesi europei, ossia Andorra, Belgio, Spagna, Francia, Italia e Romania.
La giuria ha deciso di assegnare il premio europeo Carlo V all'ex premier italiano "per la sua leadership alla guida della Banca centrale europea, che gli ha permesso di affrontare una delle più grandi crisi che l'Ue abbia vissuto dalla sua creazione". Alla testa della Bce, Draghi ha attuato misure "energiche e rischiose che sono riuscite a mantenere la forza dell'euro nel mezzo di una recessione dell'economia europea". Secondo la giuria, questo ha permesso all'Europa di "uscire più forte dalla crisi".
Inoltre, la giuria ha voluto sottolineare "il modo esemplare con cui ha promosso i principi etici europei come assi centrali della governance economica, evidenziandone la straordinaria capacità, lungimiranza e dialogo al servizio dell’Europa unita, nonché l’attenzione e l’impegno verso i giovani come garanti del futuro dell’Europa, compiti che vanno oltre la sfera strettamente economica. Tutti questi meriti, e molti altri ancora, lo rendono, a giudizio della giuria, meritevole del Premio Carlo V". (aise)