A Potenza il XIII Congresso regionale delle Acli di Basilicata e dei Lucani nel Mondo

POTENZA\ aise\ - Si è svolto sabato scorso, 26 ottobre, nella sala ricevimenti Art Restaurant di Potenza, il XIII Congresso regionale delle Acli di Basilicata e dei Lucani nel Mondo. Presente anche il Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo che con Emanuele Abruzzese ha ricordato la storia di un’Associazione che ha aperto le sue porte all’accoglienza dei migranti lucani che partivano in cerca di fortuna ed in particolare in Belgio, Germania e Svizzera, raccontando la storia degli emigranti della Basilicata.
Ha preso parola, fra gli altri, anche Luigi Scaglione, Presidente del Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo, che ha ricordato come, nello statuto del Patronato ACLI del 1950, specificatamente all’articolo 2, si può leggere: “provvedere all’assistenza degli emigranti in conformità delle disposizioni che regolano l’attività di patronato nel campo dell’emigrazione”.
Alla fine degli anni ’80, infatti, con la II Conferenza dell’Emigrazione su “Gli italiani che vivono il mondo”, esauriti i massicci flussi migratori si apriva un contesto completamente nuovo per il fenomeno emigratorio: cresceva la tendenza all’integrazione nei Paesi ospitanti, si manifestava la diversificazione dei problemi in rapporto alle condizioni socio-economiche locali e alla composizione delle comunità italiane presenti nel territorio che cominciavano a registrare segni di “invecchiamento”.
Permaneva comunque forte la domanda di rafforzamento dei legami culturali con l’Italia. E “su questo dobbiamo lavorare per dare una prospettiva di fiducia ai nostri giovani ed alla nostra regione”, ha evidenziato mirabilmente Mons. Davide Carbonaro. E in presenza di cambiamenti epocali del mondo produttivo lucano che segna punti di crisi molto alti, ha aggiunto: “non abbiamo più bisogno di analisi, ma di soluzioni”. (aise)