Alla Dante di Praga emozioni e sorrisi per gli “Incontri speciali” di Emilio Buttaro

PRAGA\ aise\ - Si è tenuta venerdì scorso, 7 novembre, l’appuntamento di Praga degli “Incontri speciali in 40 anni di Belpaese” del giornalista Emilio Buttaro. Le sue interviste ai grandi dello spettacolo e dello sport sono state le protagoniste dell’evento organizzato dalla Società Dante Alighieri della capitale boema. L’iniziativa ha registrato ampi consensi sia da parte dei presenti che dal pubblico collegato a distanza.
“Dall’inizio del 2024 ho raccontato in ben 12 Paesi le mie interviste - ha esordito Buttaro – tutti posti bellissimi, ma credo che poche città possano vantare il fascino di questa capitale”.
L’evento, moderato da Leonardo Pucciatti, responsabile degli eventi della Società Dante Alighieri di Praga, ha visto scoperchiare diversi aneddoti riguardanti gli incontri con Sylvester Stallone, Maradona e Adriano Celentano che hanno strappato sorrisi e applausi; e poi ancora quelli con Pippo Baudo, Pelé, Raffaella Carrà e Luciano Pavarotti che emozionato la platea. Il tutto sullo sfondo di un’Italia che è cambiata negli ultimi 40 anni così come è cambiato il modo di fare giornalismo. Tra i presenti, hanno sottolineato gli organizzatori, non soltanto italiani che vivono a Praga ma anche cechi e non solo, tutti amanti del Bel Paese.
“Aver intervistato Maradona - ha detto tra l’altro il giornalista - è stato un sogno realizzato ma l’emozione più forte l’ho avuta quando ho visto Diego palleggiare a pochi metri di distanza. Per diversi anni a casa mia la combinazione della cassaforte è stata la data del mio incontro con il campione argentino”.
Poi su Mike Bongiorno: “La prima intervista che ho fatto con lui avevo 17 anni, mi disse subito “diamoci del tu così la nostra chiacchierata scorre meglio”. Allora, vedere da vicino l’inventore della televisione italiana era come vedere un astronauta”. E su Pippo Baudo il cronista ha spiegato: “Ho avuto modo di apprezzare la grandissima professionalità del Signor TV e nel 1986 ho raccontato anche il suo matrimonio con Katia Ricciarelli, c’era un Paese in festa. Carlo Conti ha detto che con la sua scomparsa si è spenta la tv ed io aggiungo che si è spento quel piccolo schermo che Baudo ha saputo rendere immenso”.
Il filo conduttore dell’incontro di Praga, così come dei 40 anni e oltre di giornalismo di Emilio Buttaro, è stato rappresentato senza dubbio dalla passione. “La notte prima di seguire un grande evento o di intervistare un cantante, un attore o un calciatore io non dormo ma
non si tratta di ansia, bensì di entusiasmo. Se ho seguito anche degli eventi politici? Certamente, ma non ho avuto gli stessi stimoli come con lo spettacolo o lo sport e quando ho dovuto seguire la conferenza di un politico, la notte prima ho sempre dormito sereno”.
Il moderatore dell’incontro Leonardo Pucciatti prima dei saluti finali ha ringraziato Emilio “per aver fatto diventare questa sala una macchina del tempo che ci ha portato indietro facendoci rivivere dei momenti indimenticabili”.
Soddisfazione anche per la presidente della Società Dante Alighieri di Praga, Monia Camuglia: “Grazie davvero al nostro ospite per la sua disponibilità ma anche per la capacità di sintesi che ha dimostrato nel raccontare tanti incontri e tanta vita. È stata davvero una serata bella ed emozionante”.
Vera Volchansky, direttrice d’orchestra internazionale, presente all’evento, sui social ha scritto: “Il giornalista Emilio Buttaro fa sembrare l’italiano poesia”. (aise)