Brasile: la città di Ivorá riconosce il friulano come lingua co-ufficiale

UDINE\ aise\ - Il 26 settembre scorso, Ivorá, nota anche come Nuova Udine (Nova Udine in portoghese), città del Brasile nello Stato del Rio Grande do Sul, ha ufficialmente riconosciuto il friulano come lingua co-ufficiale. Il disegno di legge è stato proposto dal Fogolâr Furlan di Nova Údine, rappresentato dal presidente Hektor Giacomelli e dal vicepresidente e consigliere comunale Ângelo Simonetti, e approvato dal sindaco Josemar Osmari.
La proposta è stata approvata all'unanimità, con il sostegno di tutti i consiglieri comunali. Ivorá diventa così la prima città brasiliana a riconoscere ufficialmente la lingua friulana, un atto che riflette la forza e la tenacia della sua comunità friulana, la più grande del Brasile, e ribadisce l'importanza della conservazione delle culture dell'immigrazione.
La legge municipale n. 1.682, promulgata dal sindaco il 6 ottobre 2025, rende Ivorá l'unica città ufficialmente trilingue della Quarta Colônia. Oltre al portoghese, anche il friulano e il veneto vantano il riconoscimento ufficiale.
In pratica, il riconoscimento mira a proteggere e preservare la marilenghe (lingua madre). Il friulano potrà essere utilizzato in contesti amministrativi, istituzionali e pedagogici. La misura rafforza anche i legami già esistenti tra Ivorá e la regione Friuli Venezia Giulia, regione italiana da cui provenivano gli immigrati friulani.
Attualmente, “Nova Udine” ospita la comunità friulanofona più preservata e attiva del Brasile. Tra le otto località brasiliane che mantengono associazioni legate all'Ente Friuli nel Mondo, è l'unica dove il furlan è ancora vivo nella quotidianità.
Il riconoscimento è motivo di celebrazione regionale e internazionale, risultato di un lavoro continuo della comunità per la valorizzazione delle proprie radici.
Il movimento di conservazione linguistica e culturale osservato a Ivorá si estende anche alla Quarta Colônia, che sta riaffermando le sue origini riconoscendo, con precisione storica, le sue vere lingue di eredità, il furlan e il veneto, in contrapposizione alle narrazioni generalizzanti associate al “talian”. “Più che un atto simbolico, la co-ufficializzazione segna una nuova fase per il comune: la “primavera culturale” di Ivorá e di tutta la Quarta Colônia. (aise)