Bucceri (Apicec): pensionati Aire contro il Governo
ARONA\ aise\ - “Dalla padella alla brace”. Questo l’amaro commento di Giuseppe Bucceri, Presidente APICEC e Segretario del Comites di Arona, che torna a denunciare “la ormai nota discriminazione tra i pensionati INPS ed EX INPDAP” residenti all’estero, anche alla luce delle novità contenute nella Legge di Bilancio, che ha bloccato la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici erogati all’estero.
Alla sua voce si aggiunge oggi quella del referente dell’associazione in Italia, Antonino Cacace, che ricorda: “continuiamo a pagare le tasse in Italia pur essendo residenti all’estero” e quindi “abbiamo gli stessi diritti di coloro che vivono in Italia”. E invece “continuiamo ad essere perseguitati e discriminati dalla Pubblica Amministrazione italiana, considerati evidentemente come scoria della società. Non possiamo continuare a tollerare tutti questi abusi”.
Bucceri, che ha già dato mandato ai legali dell’associazione per dare battaglia contro le nuove norme, accusa: “la classe politica ha deciso che i pensionati residenti all'estero, con trattamento superiore al trattamento minimo, non hanno diritto alla perequazione. Tale "esperimento" (è la prima volta nella storia della Repubblica che si applica una disparità della perequazione in base alla residenza!), che al momento viene approvato "in via eccezionale, per l'anno 2025", appare essere del tutto incostituzionale. Non si dimentichi che, anche se fosse vero che applicheranno questa misura eccezionale per un solo anno (è lecito dubitarne, ma in ogni caso si creerebbe un precedente gravissimo e ripetibile a ogni ciel sereno), la perequazione 2025 verrebbe inesorabilmente persa per sempre, non essendo previsto alcun suo recupero nella prossima perequazione 2026. Nelle settimane scorse ho già avuto modo di confrontarmi con legali specialisti in materia previdenziale e costituzionale e si è convenuto che sussistono solidissime basi per far annullare, in via giurisdizionale, tale scempio”.
L’articolo 180 della legge recita: “In via eccezionale, per l’anno 2025, la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall’articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, non è riconosciuta ai pensionati residenti all’estero, per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori al trattamento minimo INPS, con riferimento all’importo complessivo dei trattamenti medesimi”.
Criticato il silenzio “degli eletti all’estero Lega-Maie” e quello “dei sindacati pensionati all’estero”, Bucceri conclude: “cominciamo il nuovo anno con una nuova battaglia, questa volta coinvolgendo anche le altre associazioni all’estero”. (aise)