Eduitalia agli Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo

ROMA\ aise\ - Eduitalia ha partecipato alla quinta edizione degli Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo, che si è tenuta ieri, 16 aprile, nella prestigiosa cornice del MAXXI a Roma.
Gli Stati Generali della Lingua, negli anni, sono sempre stati interessanti per il settore Study Abroad, in quanto evento in cui si è più volte analizzato il nostro settore da diverse prospettive. Presente dunque a Roma anche Eduitalia, che riunisce 123 istituzioni accademiche italiane qualificate che offrono corsi per studenti stranieri in Italia.
“L’evento”, ha osservato Eduitalia, “è stato un importante momento di riflessione per la costituzione di una “Comunità globale dell’italofonia” concepita come una rete internazionale dei promotori della lingua e cultura italiana che vedrà, entro fine anno, una Conferenza Internazionale dedicata a tale costituzione”.
Per Eduitalia tale iniziativa rappresenta “un’opportunità di interesse anche per il settore Study Abroad”, con l’obiettivo di “icludere nella futura Comunità globale dell’italofonia anche gli studenti internazionali qualificati che scelgono di studiare in Italia e in lingua italiana”, in quanto “componente chiave per la diffusione globale della nostra lingua e per il rafforzamento dell’Italia come destinazione formativa d’eccellenza”.
“Il contesto geopolitico attuale sta profondamente ridefinendo le rotte del flusso studentesco internazionale”, spiega Eduitalia, le cui recenti attività promozionali condotte in Brasile e Turchia “hanno evidenziato un nuovo orientamento: l’Italia e l’Europa si candidano a diventare mete di riferimento per migliaia di studenti che in passato guardavano ad altri orizzonti”.
Se da un lato cresce la domanda per corsi in lingua inglese, Eduitalia sottolinea “l’importanza strategica di valorizzare anche l’offerta formativa in lingua italiana, intesa come veicolo di integrazione culturale e di autentico legame con il nostro Paese”.
“In questa direzione”, conclude Eduitalia, “il rilancio in altre nazioni di modelli già sperimentati con successo, quali in primis i Programmi Marco Polo e Turandot, potrebbe contribuire in modo significativo ad attrarre flussi consistenti di studenti motivati ad apprendere e vivere l’italiano non solo come lingua di studio, ma anche di vita”. (aise)