Gli studenti tornano al MiM Belluno: la storia dell'emigrazione al museo dell'Abm
BELLUNO\ aise\ - Le porte del MiM Belluno – Museo interattivo delle Migrazioni – si sono riaperte per il nuovo anno scolastico 2024/2025, accogliendo il primo gruppo di studenti in visita. A inaugurare la stagione sono stati i ragazzi della classe I dell’Istituto Alberghiero Calvi Dolomieu di Longarone, che hanno avuto l’opportunità di immergersi in un’esperienza unica alla scoperta della storia migratoria bellunese, veneta e italiana.
Ad accogliere gli studenti è stata la guida Giulia Francescon, che li ha accompagnati in un viaggio attraverso oltre un secolo di emigrazione. Grazie a video, immagini e dati storici, i ragazzi hanno potuto rivivere le vicende di migliaia di famiglie che hanno lasciato il territorio per cercare un futuro migliore in terre lontane. Ma la visita non si è limitata a raccontare il passato: il percorso museale si è arricchito con le testimonianze di chi, al contrario, ha scelto di stabilirsi nel Bellunese, offrendo un punto di vista contemporaneo sul tema dell’immigrazione.
Il MiM Belluno, gestito dall’Associazione Bellunesi nel Mondo, si distingue per la sua capacità di coniugare storia e attualità, rendendo la visita interattiva e coinvolgente per tutte le età. Oltre alle visite guidate, infatti, il museo propone numerosi laboratori didattici, pensati per studenti di ogni ordine e grado, dalle scuole primarie alle superiori. Questi laboratori, che spaziano dalle attività tradizionali a quelle più innovative e multimediali, consentono ai partecipanti di approfondire i temi legati alle migrazioni attraverso giochi, simulazioni e attività pratiche, favorendo una comprensione più profonda e consapevole del fenomeno.
Il MiM Belluno si conferma così non solo un luogo di memoria e di narrazione, ma anche un punto di riferimento per il territorio, capace di promuovere la riflessione e il dialogo su temi sempre attuali come le migrazioni e l’integrazione. Un impegno che l’Associazione Bellunesi nel Mondo porta avanti con passione e professionalità, cercando di avvicinare le nuove generazioni alla comprensione di un fenomeno che ha segnato profondamente la storia del Bellunese e continua a influenzarne il presente. (aise)