Incontro a Palazzo Balbi: le associazioni venete in emigrazione si confrontano con l'assessore Corazzari

VENEZIA\ aise\ - Nella giornata di ieri, mercoledì 9 ottobre, a Venezia, in Palazzo Balbi, si è tenuto un importante incontro tra le principali associazioni venete in emigrazione e l’assessore alla Cultura con delega ai Flussi Migratori, Cristiano Corazzari, affiancato dalla dirigente Fausta Bressani e da Silvia Brocca dell’Ufficio Veneti nel Mondo.
La riunione ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni di riferimento per i veneti all’estero, con l’obiettivo di analizzare le sfide e le opportunità legate all’emigrazione e ai discendenti veneti nel mondo.
Presenti all’incontro: Franco Conte, presidente dell’Associazione Internazionale Trevisani nel Mondo, accompagnato dal consultore Marco Chiarelli; Marco Crepaz, direttore dell’Associazione Bellunesi nel Mondo; Ferruccio Zecchin, presidente dell’Associazione Vicentini nel Mondo; Aldo Rozzi Marin, presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo; e Luciano Corsi, presidente dell’Associazione Veronesi nel Mondo.
L’incontro ha rappresentato un’occasione per illustrare il ruolo fondamentale dell’associazionismo veneto nel contesto migratorio e per esaminare come questo settore sia mutato insieme all’emigrazione stessa. Il dibattito si è concentrato in particolare sulla necessità di preservare e divulgare la storia dell’emigrazione veneta, ma anche sull’importanza che queste associazioni rivestono oggi, non solo come custodi della memoria storica, ma anche come punti di riferimento per i giovani che si trovano a spostarsi per motivi di lavoro o studio.
Un esempio concreto è dato dagli uffici delle Associazioni come quelle dei Bellunesi nel Mondo, dei Trevisani nel Mondo e dei Vicentini nel Mondo, che restano aperti non solo ai propri soci, ma a chiunque bussi alla porta in cerca di informazioni su lavoro, alloggi o opportunità all’estero. Questa disponibilità rende le associazioni veri e propri sportelli di supporto per chiunque desideri partire o rientrare in Veneto con una prospettiva chiara.
In particolare, l'Associazione Bellunesi nel Mondo gestisce l'unico museo – il MiM Belluno - dedicato alle migrazioni presente a livello di tutto il Triveneto, aperto tutto l'anno. Questo museo rappresenta una risorsa unica per approfondire la storia migratoria veneta. Inoltre, le biblioteche specializzate in migrazioni, situate nella sede dei Bellunesi nel Mondo, così come in quelle dei Trevisani nel Mondo e dei Veneti nel Mondo, sono aperte a studenti e ricercatori, offrendo un prezioso archivio di documenti e ricerche sul fenomeno migratorio.
Un altro tema di rilievo è stato il sostegno economico da parte della Regione alle associazioni venete all’estero, che operano tutto l’anno non solo come organismi di aggregazione, ma anche come servizi sociali attivi per chi desidera emigrare o rientrare. Da parte delle associazioni è emersa l’esigenza di un sostegno strutturale per garantire la continuità delle attività e l’assistenza alle comunità residenti all’estero.
Durante l’incontro si è parlato anche della necessità di aggiornare la legge regionale sui "Veneti nel Mondo", risalente al 2003. L’obiettivo è renderla più adeguata ai tempi, potenziando il supporto alle associazioni e facilitando il loro lavoro nel rappresentare i veneti a livello internazionale. Un ulteriore spunto di riflessione è stato posto sulle possibili modifiche alla legge sul "Ius Sanguinis", che regola l’acquisizione della cittadinanza italiana per discendenza.
L’assessore Corazzari ha manifestato la massima disponibilità al confronto, garantendo un dialogo aperto e costruttivo. L’incontro, durato due ore, ha sottolineato l’importanza di un approccio coordinato tra le diverse istituzioni. Tra le proposte emerse, quella di ricostituire il coordinamento delle Associazioni Venete in Emigrazione, instaurando un rapporto costante non solo con l’assessore Corazzari, ma anche con gli altri assessorati regionali.
L’idea è quella di sfruttare il potenziale delle comunità venete all’estero come leva per la crescita del Veneto, in particolare nei settori della sanità, del lavoro, del turismo e dello sviluppo economico. Le associazioni potrebbero così diventare una risorsa strategica, facilitando lo scambio di competenze e creando nuove opportunità per il territorio.
L’incontro a Palazzo Balbi ha posto le basi per una collaborazione ancora più forte tra le istituzioni regionali e le associazioni venete nel mondo, con l’obiettivo di valorizzare la storia dell’emigrazione veneta e promuovere progetti concreti a beneficio delle comunità sia in Italia che all’estero. Una rete di relazioni più solida e un sostegno mirato potrebbero rappresentare una risposta efficace alle sfide future e un'opportunità di crescita per il Veneto e i suoi discendenti nel mondo. (aise)