La grande linea: l'Efasce presenta a Pravisdomini il documentario su Bartolomeo di Panigai

PORDENONE\ aise\ - Una serata dedicata ad un illustre friulano che svolse un ruolo importante nell'era delle grandi esplorazioni geografiche: Bartolomeo di Panigai. Si terrà venerdì prossimo, 18 otobre, alle 21 presso la Sala Consiliare di Pravisdomini, la prima proiezione del documentario storico di Diego Comuzzi, Mara Gobbo e Loris Tesolin “La Grande Linea”, organizzata grazie alla collaborazione tra Comune di Pravisdomini, Accademia San Marco di Pordenone ed EFASCE (Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti), con l’importante sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, ITAS Assicurazioni, Unsic FVG, Villa Maria Spumanti e Unipromos ETS.
Bartolomeo è stato una personalità poliedrica del 18mo secolo. Fu infatti gesuita, matematico, fisico, cartografo, geografo, astronomo, naturalista, diplomatico, giurista, retore, filosofo e teologo.
Il suo massimo incarico nel 1750, quando tracciò in Sudamerica i confini (la grande linea per l’appunto) tra Impero spagnolo e Impero portoghese. L’opera audiovisiva è stata ideata da Diego Comuzzi, Mara Gobbo e Loris Tesolin. Gli autori hanno voluto riportare alla luce questo personaggio oggi quasi dimenticato, le cui idee e azioni hanno avuto influenze sulla storia dell’Europa, dell’America Latina e in generale della civiltà occidentale.
“Siamo lieti di essere parte di questo progetto, valorizzando una figura “ante litteram” di Pordenone nel mondo che si è fatto onore come molti altri emigranti nostri corregionali dopo di lui. Gli autori del documentario, con il loro lavoro, ci ricordano che la storia non è solo un insieme di date e vicende, ma è pure la narrazione della nostra identità, delle nostre tradizioni, delle persone che hanno reso la nostra terra speciale. È un patrimonio inestimabile che in questo modo possiamo custodire e tramandare alle nuove generazioni”, ha dichiarato il presidente di EFASCE Gino Gregoris.
"Nel ringraziare l'Accademia e l'Efasce per quest'opera che valorizza il nostro territorio - ha aggiunto il sindaco di Pravisdomini Davide Andretta - desidero sottolineare come Panigai sia ancora oggi un punto culturale importantissimo della nostra zona. Il bellissimo Palazzo Panigai-Ovio è tutt'ora impregnato di quella secolare storia di cui Padre Bartolomeo ha scritto pagine memorabili: basti pensare che sul suo lavoro ancora oggi certi confini sono tracciati. Grazie al documentario vi è la possibilità di approfondire una figura che esporta il nome del nostro Comune addirittura ben oltre i confini nazionali ed è evidente che per l'Amministrazione Comunale di Pravisdomini ciò è un vanto”.
Gli autori spiegano come il documentario, della durata di 45 minuti, è stato realizzato unendo parti selezionate del copioso carteggio intercorso tra padre Bartolomeo e la famiglia con le riprese dei luoghi originali delle vicende narrate (Argentina, Brasile, Rio delle Amazzoni, Comunità indigene, Venezia, Lisbona, Istanbul e Cividale). La sceneggiatura è stata scritta utilizzando quasi integralmente i passaggi originali tratti da documenti ed epistole di Bartolomeo, conservati nell’Archivio di Stato di Udine.
“Padre Bartolomeo - spiegano gli autori - è figlio delle nostre terre e lo percepiamo proprio leggendo le sue lettere, personali e intime. Anche se aristocratico, appartiene comunque a un mondo contadino e agreste, decisamente lontano dalle maniere dell’urbe: per questo ci appare convincente e credibile. Divulgare la sua storia, alle nostre genti e ai nostri giovani, ci sembra un atto dovuto”.
La trama del documentario si sofferma anche su altri eventi peculiari, quali la complessità tecnica della demarcazione, la delicata questione delle Riduzioni degli indigeni Guaranì in Paraguay (raccontata nel celebre film The Mission), l’espulsione dei gesuiti da molti regni europei e dalle loro colonie e, successivamente, la soppressione della Compagnia di Gesù. (aise)