La situazione scolastica in Baviera: riflessioni e proposte delle Acli

MONACO\ aise\ - Una riflessione approfondita e puntuale sulla situazione scolastica in Baviera con alcune possibili proposte per affrontare le criticità che interessano la comunità italiana in età scolare nel Land tedesco. A proporle in un documento diffuso alla stampa è il presidente delle Acli Baviera, Carmine Macaluso.
Il documento parte da una premessa. “L’insuccesso scolastico della popolazione scolastica italiana, ormai stigmatizzato da decenni e analizzato da diverse angolature, rappresenta, purtroppo, ancora oggi una drammatica realtà. Le stragrandi percentuali di giovani discenti italiani frequentano la Mittelschule, con un preoccupante tasso d’interruzione dei corsi di studio ed, in ogni caso, un limitato numero di studenti che perviene al diploma qualificante finale. Scarsa e marginale rimane la frequenza delle scuole con maggiore prospettiva professionale (Realschule e Gymnasium), mentre costante ed elevata è la presenza dei nostri alunni nelle scuole speciali differenziali di apprendimento (Sonderschule). Ancora irrilevante, le statistiche purtroppo lo confermano, la percentuale di studenti italiani nelle Università tedesche. Si aggiunge, in generale, - ed è un aspetto significativo in negativo - che nella nostra Circoscrizione consolare i corsi di lingua e cultura italiana hanno assunto un rilievo marginale. Le ACLI ritengono fondamentale un recupero proprio di questo rapporto con la lingua e cultura italiana. Pensiamo, infatti, che solo una personalità dello studente in equilibrio con la propria identità ed origine, consapevole della ricchezza del bagaglio culturale italiano, attraverso una buona conoscenza della lingua madre, corrisponda ad uno stato e situazione ideale per il raggiungimento ed ottenimento di migliori risultati nel sistema scolastico tedesco e ai fini di un’integrazione europea gratificante. Un perfetto bilinguismo pone le condizioni per un approccio diverso allo studio ed al perseguimento di risultati che assicurino una dignitosa e qualificata carriera professionale e lavorativa in Germania, in Italia, nel mondo”.
Più nello specifico il documento analizza la situazione nel periodo prescolastico, ovvero asilo nido e scuola materna, a livello di assistenza scolastica e nei corsi di lingua e cultura italiana.
Quella del periodo prescolastico, spiega Macaluso, “è una fase delicata ed importante per il bambino, dove la comunicazione ed il rapporto di gruppo assume contorni sempre più marcati. La frequenza degli asili nido e della scuola materna riveste un ruolo basilare per il successo scolastico successivo. L’informazione ai Genitori, un aspetto che in tutto il progetto ACLI è ribadito all’ennesima potenza, rimane irrinunciabile. L’apprendimento ordinato ed anticipato nei tempi della lingua tedesca, in un corretto e naturale parallelismo con la lingua italiana, ne configura i contenuti esaltandone, anche se,i n questa fase inconsapevolmente, le prospettive future. Ben vengano a proposito, nelle piccole e grandi città o conurbazioni, le iniziative di inserimento nei programmi di apprendimento di una lingua straniera proposta ludicamente e siano sostenuti, con un monitoraggio periodicamente aggiornato, i progetti che prevedono la proposta della lingua italiana come lingua straniera, già per altro, in diverse realtà esistente”.
“Alla luce dell’evoluzione, in quest’ultimi anni, delle politiche di assistenza scolastica in Germania e in Europa”, prosegue il documento, “le ACLI Baviera propongono di calibrare nuovi obiettivi ed avviare nuove riflessioni d’intervento di assistenza scolastica. Ciò significa che le disponibilità finanziarie concesse dai Ministeri italiani e, purtroppo, abbiamo registrato, come, perlomeno, nell’ultimo decennio, essi siano in continuo calo, fino ad essere la nostra circoscrizione consolare la più penalizzata in Germania, in considerazione, rispetto ad altre circoscrizioni, di una popolazione scolastica di oltre 5.000 alunni e con nuovi flussi considerevoli di emigrazione italiana in Germania secondo i recenti Rapporti della Migrantes sui flussi migratori italiani nel mondo. Gli interventi programmati negli ultimi anni, soprattutto, se non esclusivamente, con l’organizzazione dei corsi di sostegno agli studenti in difficoltà, non ha sortito i benefici sperati. Qualcuno obietta che se non si fosse intervenuto in tal senso, i risultati sarebbero ancor più negativi”.
A fronte di “contributi ritenuti insufficienti per una politica scolastica efficace e propositiva, un insuccesso scolastico perdurante e divenuto quasi fisiologico e una necessaria riaffermazione della diffusione dell’apprendimento della lingua italiana in ogni ordine e grado nel sistema scolastico bavarese”, le Acli Baviera propongono: “la scuola e la formazione professionale come fulcro e centralità delle azioni sociopolitiche; l’istituzione per Genitori di corsi informativi sul sistema scolastico tedesco e le possibilità di percorsi di carriera scolastica, moltiplicati sul territorio della circoscrizione in collaborazione con il mondo associativo italiano, Enti e/o Patronati; sostegno, qualora richiesto dai casi e dalle circostanze, alle famiglie meno abbienti, per la frequenza agli asili o scuole materne, nonché per i corsi di sostegno organizzati all’interno degli Istituti scolastici”.
Quanto poi ai Corsi di lingua e cultura italiana, le Acli Baviera auspicano e richiedono: “il potenziamento e rilancio dei corsi di lingua e cultura italiana, che in una nuova ottica di condivise finalità, riceva supporti didattici adeguati e aggiornati; l’allargamento della frequenza ad alunni italiani provenienti dalle Realschulen e Gymnasien, oggi classificati alla stregua di uditori;la possibilità di frequenza di alunni tedeschi nella cornice di reciproco arricchimento culturale europeo; il finanziamento di un “Giornalino“ di lingua italiana e/o sito internet,con redazione mista d’ Insegnanti e Scolari, rivolto e diffuso capillarmente nei corsi di lingua e cultura italiana; un programma ufficiale di appuntamenti, annuale, dove gli alunni siano protagonisti ed interpreti della cultura e lingua italiana (manifestazione del 25 Aprile, 2 Giugno, Commemorazione dei defunti….); il coinvolgimento dell’imprenditoria italiana della circoscrizione consolare legata indissolubilmente alla scuola ed ai processi di formazione attraverso sponsorizzazioni per borse di studio alle migliori pagelle, concorsi di lettura italiana e produzione di elaborati, soggiorni premio in Italia; il ripristino del rapporto con le Regioni di provenienza italiane per programmi di supporto culturale in Germania ed Italia; una politica di aggiornamento del corpo insegnante; un diploma di conoscenza della lingua italiana rilasciato agli scolari al termine dell’iter scolastico previsto; il ripristino delle attività sportive per i giovani studenti (Giochi della Gioventù) in collaborazione con il CONI”.
Concludendo, a nome delle Acli Baviera, il presidente Macaluso ritiene che, “per superare gli snodi, gli sforzi si debbano concentrare su alcuni punti: “informazione puntuale alla Collettività attraverso tutti i mezzi disponibili, accentuando il carattere di cooperazione con Associazioni, Enti e Patronati e formando un Gruppo di lavoro, presso l’Ufficio scuola del Consolato, di stimolo e verifica; affermazione dell’apprendimento della lingua e cultura italiana nel sistema scolastico bavarese; assistenza scolastica differenziata; programmazione di attività ed iniziative di supporto per il profilo scolastico degli alunni italiani”. (aise)