L’Abm piange la scomparsa di Pier Celeste Marchetti, promotore culturale e voce dell’emigrazione bellunese

BELLUNO\ aise\ - È venuto a mancare Pier Celeste Marchetti, stimato docente, scrittore, traduttore e promotore culturale, profondamente legato al mondo dell’emigrazione italiana. Ne dà notizia l’Associazione dei Bellunesi nel mondo: “la sua scomparsa, avvenuta domenica 15 giugno, lascia un vuoto nel cuore della nostra Associazione, di cui è stato consigliere, membro del comitato di redazione e presidente della Famiglia Bellunese del Lussemburgo”, si legge in una nota dell’Abm.
I funerali saranno celebrati domani, 20 giugno, alle ore 15 nella chiesa di San Gervasio a Belluno.
Pier Celeste Marchetti era nato a Spineda di Riese Pio X (TV) il 7 marzo 1945. Ha vissuto in diverse località, tra cui Fanzolo di Vedelago, Fonzaso, Bassano del Grappa, Belluno, Lussemburgo, Mamer (Granducato di Lussemburgo), Huatusco (Messico) e Este (PD). Sposato con Laura, lascia i figli Marco e Chiara, e tre nipoti: Beatrice, Valentina e Aurora.
Docente appassionato, ha insegnato nelle scuole elementari del Bellunese e alla Scuola europea del Lussemburgo, ricoprendo incarichi pedagogico-didattici. È stato anche professore di Francese e vice-preside all’Istituto Tecnico J.F. Kennedy di Monselice (PD). In Messico, ha svolto attività di volontariato insegnando italiano presso la Biblioteca Pubblica e l’Istituto Tecnologico Superiore di Huatusco.
Accanto alla carriera scolastica ha sempre coltivato la scrittura, la traduzione e la divulgazione culturale. È stato fondatore, insieme all’amico Guido Cornia e al fratello Giorgio Marchetti, dell’associazione culturale Arpa Birmana, con cui ha realizzato numerosi interventi oggi raccolti nel canale YouTube dell’associazione. In Lussemburgo è stato cofondatore del Circolo culturale Fratelli Rosselli – Energie Nuove.
Autore di articoli, poesie e racconti, ha curato il sito personale www.parolesullealidelvento.com, punto di riferimento per chi ha voluto seguirne il pensiero.
Ha pubblicato numerose opere tra narrativa e saggistica: Per le vie del mondo (Sovera, 2003), Il bambino senza un nome, L’arcobaleno, Alla fine del sentiero (tutti con PlaceBook Publishing tra il 2020 e il 2021). Insieme al fratello Giorgio ha firmato anche romanzi filosofici e riflessioni sul linguaggio e sulla conoscenza, come Il visibile o l’invisibile?, La grammatica è un’opinione? e Menzogna o verità?.
Importante anche il suo lavoro di traduttore. Ha portato in italiano opere come L’Europa dell’educazione di Francine Vaniscotte (1994) e La pratica della psicologia clinica di Roger Perron (2005), contribuendo alla diffusione di contenuti pedagogici e psicologici.
Il presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona, ha espresso profondo cordoglio per la sua scomparsa: “Pier Celeste ha saputo unire rigore intellettuale, passione educativa e profonda umanità. La sua voce, la sua penna e il suo pensiero resteranno un patrimonio prezioso per tutti noi”. (aise)