L'Abm presenta “Silicosi. L’olocausto dimenticato della montagna veneta”

BELLUNO\ aise\ - Un libro per ripercorrere una triste pagina della stagione in cui miniere, cave e gallerie hanno segnato la vita di intere comunità del Bellunese. Questo è quanto verrà presentato il prossimo 13 settembre, alle ore 17.00 presso il Centro Minerario di Valle Imperina di Rivamonte Agordino, con “Silicosi. L’olocausto dimenticato della montagna veneta” (Bellunesi nel mondo Edizioni 2025), firmato dal giornalista e ricercatore Egidio Pasuch.
All'evento parteciperanno lo stesso autore insieme a due voci autorevoli: Antonio Di Franco, segretario generale della Fillea CGIL, e Gian Marcello D’Ambros, già responsabile dell’unità di pneumologia dell’ospedale di Belluno.
Non si tratterà solo della presentazione di un libro, ma di un momento di riflessione collettiva su una tragedia che ha colpito in profondità le vallate dolomitiche.
La silicosi, definita "la più micidiale malattia professionale dell’era moderna", negli anni Sessanta e Settanta spegneva vite con un ritmo impressionante: era un "Vajont ogni dieci anni" - come alcuni la descrissero - che lasciò dietro di sé i cosiddetti "villaggi di vedove" nel territorio bellunese.
L’incontro sarà reso possibile grazie al contributo di un ampio partenariato: Comune di Rivamonte, Unione Montana Agordina, Comune di La Valle, Comune di Agordo, Famiglia Ex emigranti dell’Agordino, Centro Minerario Valle Imperina, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Associazione Periti Industriali Minerari di Agordo e Anmil Belluno.
Con questo volume, Pasuch accenderà un faro sul buio dell’oblio, restituendo voce e dignità a chi ha pagato con la vita il prezzo del lavoro. La sua sarà una narrazione che non vuole solo ricordare, ma soprattutto trasmettere alle nuove generazioni la consapevolezza di un sacrificio che ha segnato il destino del territorio e delle famiglie venete. (aise)