Le ACLI Baviera ricordano la figura e l'opera di Piersanti Mattarella

BAVIERA\ aise\ - Le ACLI Baviera hanno ricordato in queste ore la figura e l'opera di Piersanti Mattarella, Presidente della Regione siciliana, vittima di un vile, barbaro attentato a Palermo, il 6 gennaio 1980.
Piersanti Mattarella, ha spiegato Carmine Macaluso, Presidente regionale dalle ACLI Baviera, ha scritto pagine indelebili di lotta alla mafia, che allora in Sicilia, costituiva una criminalità verticistica e granulare contemporaneamente, capace di sviare approcci idonei all'indagine e al giudizio. Piersanti Mattarella ha ricercato nella trasparenza degli appalti e subappalti pubblici, una chiave autentica di riscatto, sia nella fase di aggiudicazione dei lavori che nel percorso di esecuzione delle opere. Piersanti Mattarella ha individuato nello snellimento degli itinerari burocratici la via per la modernizzazione degli apparati regionali riaprendo il dialogo tra società civile e istituzioni, in un rapporto di rispetto, alla ricerca di prospettive di crescita sociale ed economica di ampia parte del!a realtà siciliana. Piersanti Mattarella ha declinato gli equilibri delle forze politiche, apparentemente divise e contrarie, allora emergenti, in un decalogo di praticabili, condivise priorità a favorire il bene comune. Piersanti Mattarella ha riconosciuto l'importanza di investimenti, non solo dello Stato centrale, ma anche esteri per lo sviluppo di mercati industriali, manifatturieri e turistici in Sicilia.
Le ACLI Baviera hanno dunque voluto onorare la figura di Piersanti Mattarella e il suo sacrificio, anticipato nelle parole e confidenze, che rappresenta uno spartiacque non solo nella storia siciliana, macchiata di atroci omicidi di stampo mafioso ed estremismo politico, ma anche italiana, che proprio in quegli anni ha vissuto anni di efferato oscurantismo. L'asfalto, a Palermo, "intriso di sangue di un uomo giusto e innocente", ha rappresentato una cocente sconfitta dei valori comuni della libertà che lo Stato è tenuto a garantire, ma al tempo stesso anche il luogo da cui rinasce la linfa democratica, alla fine maturata tra la codardia e l'intesa di molti con apparati corrotti e malviventi e il coraggio esemplare e il martirio, persino, di pochi". (aise)