Lucani nel mondo: con il "Cantiere della memoria" potentina riparte il gemellaggio con Denver

POTENZA\ aise\ - Con gli incontri istituzionali con il Sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, e presso la Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata-CRLM, ha preso il via “Il cantiere della memoriapotentino. Una iniziativa promossa comunemente dal Centro Studi Internazionale Lucani nel Mondo – CIM Basilicata e da "Denver Sister City", una organizzazione istituzionale della Città di Denver deputata a riprendere i rapporti con le città nel mondo gemellate con la Capitale del Colorado su indicazione del suo Sindaco, Mike Johnston.
Obiettivo di questo primo incontro ufficiale, legato ad un programma di rilancio e ricostruzione dei fili che uniscono la Città di Potenza, con le comunità potentine sparse nel mondo, "è stato quello di definire una prima intesa di rinnovo del gemellaggio attraverso il coinvolgimento dei simboli culturali, delle strutture imprenditoriali della regione, dei giovani e del loro capitale umano - ha spiegato il Presidente del Centro Studi, Luigi Scaglione - rilanciando il gemellaggio con la Città di Denver siglato negli anni 80 e contestualmente di stringere un diretto rapporto con le associazioni “San Rocco di Potenza Society” di New York e di Chicago. Inoltre, di registrare la memoria dei nostri lucani nel mondo, prima che scompaiano le testimonianze più significative”.
Con Denver una iniziativa fu presa purtroppo alla vigilia della pandemia da una idea di “We Love Potenza”, ieri rappresentata dal suo Presidente Salvatore Iannarelli e ovviamente rinviata a tempi migliori; ed ora il tempo appare quello giusto, come confermato dal Sindaco Telesca, presente l'assessore Costanza, "nell'ottica di un rilancio della visione aperta ed internazionale di cui la città capoluogo ha bisogno - ha sostenuto il Sindaco - attraverso gli scambi culturali, le opportunità da offrire ai giovani che saranno ospitati a Potenza e di quelli che conosceranno la città americana proprio nell'anno dedicato a loro. Ma anche una occasione di interscambi economici e di investimenti possibili su cui Potenza, non può non farsi trovare pronta".
“Denver Sistercities”, è l’organizzazione istituzionale della cittadina del Colorado guidata dall'americano, con antenati italiani, Pietro Simonetti, da circa 30 anni residente negli Usa che ha il compito di interloquire con l’Associazione “Denver Potenza Lodge” che avviò a suo tempo lo scambio ufficiale con la nostra comunità con la sottoscrizione di un patto e la intitolazione nella città americata di un parco pubblico il “Potenza Park” famoso per i suoi campi di bocce e che, come ha ricordato il giornalista Renato Cantore, è la più antica associazione di potentini negli Usa.
E su questo ed altro il delegato Simonetti ha gia avviato l'interlocuzione ricordando come la capitale del Colorado, che conta circa un milione di abitanti ed un clima molto simile a quello potentino ma con un alto tasso immigratorio e di insediemnti di aziende impegnate nella digitalizzazione dei servizi innovativi, sostenga anche ogni anno la manifestazione promossa in onore di San Rocco di Potenza, che registra non meno di 10mila presenze.
Da qui e dal successivo incontro svoltosi poi nella sede della Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata che attraverso il suo Presidente, Marcello Pittella, presiede anche la Commissione Regionale dei Lucani nel Mondo, riparte il progetto i cui dettagli saranno definiti dalle note ufficiali tra le amministrazioni comunali interessate all'iniziativa.
Vale la pena evidenziare che la Città di Potenza nel panorama lucano di registrati all’AIRE, l’anagrafe italiana dei residenti all’estero, registra all’ultimo censimento oltre 3300 iscritti al secondo posto tra i comuni lucani e guarda a questa prospettiva come ad una occasione nuova per offrire momenti di scambio e di ospitalità formativa dei giovani da ospitare e far ospitare negli Usa, in uno con l’apertura di nuovi momenti di conoscenza del territorio e quindi di attrattività turistica nell’anno del turismo di ritorno e delle radici.
"Il cammino di internazionalizzazione e di una nuova visione della città, può partire da qui", ha spiegato in conclusione Luigi Scaglione. (aise)