Mattmark 1965: su RaiTre il reportage di Alessandra Rossi

BELLUNO\ aise\ - Questo sabato, 30 agosto, alle 23:15 andrà in onda su RaiTre il reportage “Mattmark 1965 – Storie vicine e lontane”, scritto da Alessandra Rossi e diretto da Gabriele Mammarella. Il documentario – che sarà disponibile successivamente anche su RaiPlay – ripercorre una delle tragedie dell’emigrazione italiana più drammatiche e meno conosciute avvenuta durante la costruzione della diga di Mattmark, nel Cantone Vallese, Svizzera.
Tra gli anni ’60 e ’80, la Svizzera visse un periodo di forte crescita economica che attirò un gran numero di lavoratori italiani: quasi il 50% dell’intero flusso migratorio italiano si diresse verso il paese elvetico. Molti operai furono impiegati in grandi opere, tra cui la diga di Mattmark, lavorando fino a 15-16 ore al giorno, sei giorni su sette. Ancora oggi la Svizzera conta quasi 700 mila residenti italiani, testimonianza della continuità di questo fenomeno migratorio.
Il 30 agosto 1965, una parte del ghiacciaio dell’Allalin si staccò travolgendo le baracche dove alloggiavano gli operai a 2120 metri di altitudine. La valanga di oltre 2 milioni di metri cubi di ghiaccio seppellì 88 lavoratori, di cui 56 italiani, causando dolore in numerose famiglie provenienti da diverse province italiane. La provincia di Belluno fu la più colpita con 17 vittime, seguita da San Giovanni in Fiore (Cosenza) con 7 morti. Nonostante lo scalpore iniziale, la tragedia fu rapidamente dimenticata.
Alcune interviste e riprese sono state realizzate in provincia di Belluno, grazie alla collaborazione con l’Associazione Bellunesi nel Mondo, realtà associativa nata l’anno successivo proprio come conseguenza della tragedia di Mattmark.
Il reportage propone un racconto che va oltre il tragico evento, analizzando il contesto socioeconomico e storico dell’epoca e intrecciandolo con le storie della migrazione contemporanea verso la Svizzera. Un progetto che vuole commemorare la tragedia, ma anche riflettere sulla mobilità dei lavoratori italiani, ieri come oggi. (aise)