Prosegue il tour mondiale del Museo dell’Emigrazione Italiana

GENOVA\ aise\ - Sono stati 52.909 i visitatori che tra marzo, aprile e maggio a Buenos Aires hanno cercato le proprie radici all’interno della “MEI Experience Room”, la scatola del tempo, l’esperienza multimediale immersiva sull'emigrazione italiana ideata e realizzata dalla Fondazione MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana in occasione del tour mondiale della nave Amerigo Vespucci e curata da ETT, azienda genovese di Gruppo SCAI , che progetta e produce a livello internazionale allestimenti multimediali per cultura, turismo ed eventi.
Visitabile fino alla fine di maggio presso il Centro Culturale Kirchner di Buenos Aires, la sala immersiva che, attraverso multi-proiezioni a tutta parete, ha raccontato il legame che i flussi migratori hanno creato tra Italia e Sud America, ponendo l’accento su sport ed emigrazione italiana grazie all’accordo del MEI con i grandi club nati da italiani (Boca Junior, River Plate, San Lorenzo Club Canottieri Italia, Carboneros, Museo del deporte di Rosario e Fangio solo per citarne alcuni). Una vera e propria sala immersiva che il MEI ha messo a disposizione dell’intero sistema Paese per dare un’opportunità di visibilità alle tante aziende italiane presenti all’estero, che rappresentano un vero e proprio biglietto da visita del made in Italy di professionalità e insieme volano occupazionale.
La MEI Experience Room, inizialmente prevista per un mese, è stata prorogata per ben due volte, considerato l’enorme afflusso di pubblico, fino a restare 80 giorni.
Dopo Buenos Aires è ora il turno di Los Angeles dove il MEI sarà presente all’interno del Villaggio Italia, esposizione mondiale itinerante e pluriennale allestita nel porto della cittadina americana per l’arrivo dell’Amerigo Vespucci, fino all’8 luglio.
Il tema scelto, non poteva essere altrimenti, è quello del rapporto tra emigrazione italiana e cinema. Nel grande schermo allestito al centro del Villaggio Italia infatti, saranno proiettate le storie di alcune delle figure più rappresentative di questo affascinante binomio che ha segnato la storia del cinema a livello internazionale.
All’interno dell’Immersive Hall, un ambiente immersivo con uno schermo ricurvo di 25 metri, saranno visibili la storia di Amadeo Peter Giannini realizzata in collaborazione con il Centro Studi AP Giannini, del compositore Henry Mancini in occasione del centenario della nascita, in collaborazione con Mauro Campobasso e Vincenzo Presta docenti del Conservatorio Rossini di Pesaro e Istituto Luce, un omaggio a Elvira Notari una clip unica nata in collaborazione con le Produzioni Parallelo 41, Awen films, e Cinecittà Cineteca Nazionale in vista di “Transiti. il cinema di Elvira Notari” con la regia di Valerio Ciriaci.
Infine la clip sul grande legame tra arte e cinema attraverso il progetto “Mano Artigiana” con le opere dell’artista Dante Mortet nate da calchi che si trasformano in sculture originali in bronzo, dei grandi personaggi del cinema di origine italiana, tra questi Robert De Niro, Martin Scorsese, Angelica Houston, Quentin Tarantino, Lou Ferrigno, Frankie Valli.
I contributi video saranno intervallati dagli spot di Luca Vullo ambasciatore della gestualità italiana nel mondo e testimonial della campagna del Mei.
Dopo la tappa di Los Angeles il MEI sbarcherà a Lima, di nuovo con la MEI Experience Room dove tra settembre e ottobre all’interno dell’Istituto Italiano di Cultura, attraverso tre video, verrà narrata la storia dell’emigrazione italiana in Perù.
Una emigrazione importante in cui si stima che 1.200.000 peruviani abbiano tracce di discendenza italiana e che l'80% di essa consista in discendenti di antenati liguri.
Per il Presidente Paolo Masini “seguire la scia dell’Amerigo Vespucci per il MEI significa raccontare la storia della nostra emigrazione a migliaia di persone, come già avvenuto in Argentina. Storie emblematiche scelte di volta in volta, in stretta relazione con il Paese coinvolto. Percorsi che permettono di far conoscere e approfondire vicende spesso dimenticate. Dopo il grande successo riscosso a Buenos Aires, che ci conferma di essere sulla strada giusta, la tappa di Los Angeles sarà una nuova affascinante tappa per la costruzione della più grande narrazione popolare e collettiva del nostro Paese che insieme stiamo realizzando”.
Il MEI - Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana - nasce dall’accordo tra il Ministero della Cultura, la Regione Liguria e il Comune di Genova con la volontà di raccontare molteplici aspetti del fenomeno migratorio italiano dall’Unita? d’Italia ad oggi.
Il riallestimento multimediale è visitabile all'interno della Commenda di San Giovanni di Pré, ristrutturata per l’occasione, e vive in stretta relazione con il Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni e il Galata Museo del Mare. Da Genova milioni di italiani sono partiti diretti alle Americhe, all’Africa, all’Asia, all’Australia e all’Europa lasciando tutto per giocarsi un viaggio senza ritorno. Il MEI nasce per ricordare questi migranti, raccontare le storie e i motivi della partenza da punto di vista umano, storico, sociologico. Un museo innovativo e multimediale, dove i visitatori possono interagire con spazi e oggetti e vivere esperienze immersive grazie allo stato dell’arte della tecnologia. Vedere, ascoltare, imparare e mettersi alla prova, negli allestimenti scenografici di uno degli edifici medievali più antichi della città. (aise)