Radici e Rotte: Casa Abruzzo e il Sistema Italia a Madrid presentano il film di animazione “Ricardito lo Squalo?”

MADRID\ aise\ - Verrà presentato, nel solco del programma “Radici e Rotte”, il prossimo 23 ottobre, presso la Scuola Statale Italiana di Madrid, “Ricardito lo Squalo?”, il film di animazione della regista Alessia Camoirano. Un piccolo film, con una grande storia, che insegna che la diversità è bellezza, e la bellezza è la prima forma di fratellanza.
L’iniziativa è frutto di una sinergia perfetta tra l’Ambasciata d’Italia in Spagna, il Consolato Generale d’Italia a Madrid, la Presidenza del Consiglio Regionale d’Abruzzo, presieduta da Lorenzo Sospiri, la Scuola Italiana di Madrid, la Scuola Materna Italiana di Madrid, e il coordinamento dell’associazione CASA ABRUZZO – La Casa degli Abruzzesi in Spagna, presieduta da Maurizio Di Ubaldo.
Il film, diretto da Marco Pollini ed è scritto insieme a Evelyn Bruges, autrice del libro da cui è tratta la storia, si articola in tre momenti di visione: al mattino per gli alunni della Scuola Materna Italiana di Madrid e delle prime classi della scuola primaria; e infine, alle ore 18.00, in una proiezione aperta al pubblico, seguita da una tavola rotonda con la partecipazione degli autori.
“Ricardito lo Squalo?” è un racconto delicato e insieme potentissimo: attraverso le avventure di Ricardito, un piccolo pesce pappagallo nato con una malformazione che gli conferisce una pinna dorsale simile a quella di uno squalo, il film affronta temi di profonda attualità e sensibilità. Deriso per la sua diversità, Ricardito impara a guardarsi con occhi nuovi, a comprendere che ciò che ci rende diversi è in realtà la fonte più autentica della nostra forza. Nella sua crescita, egli diventa simbolo di rispetto, coraggio e consapevolezza, fino a farsi portavoce di un messaggio ancora più grande: la tutela dell’ambiente e la lotta contro l’inquinamento dei mari.
Con una narrazione dolce e visionaria, l’opera riesce là dove la parola spesso si ferma: traduce concetti universali e complessi attraverso l’anima di un bambino, o – in questo caso – di un piccolo pesce. È proprio da quella semplicità che nasce il messaggio più potente: solo accettando la diversità, solo riconoscendo nell’altro la nostra stessa fragilità, possiamo costruire una società fondata sull’uguaglianza, sulla fratellanza e sul rispetto reciproco tra i popoli. (aise)