Anci: 68 i progetti di cooperazione presentati da Comuni e Città metropolitane

ROMA\ aise\ - Cresce l’impegno dei Comuni italiani e delle Città metropolitane nella cooperazione allo sviluppo per la costruzione di partenariati territoriali attraverso progetti concreti di sviluppo locale rivolti prioritariamente alle città dell’Africa e con una attenzione verso i Paesi prioritari in medio oriente, nei Balcani e in Sud America con richieste di finanziamenti che superano i 120 milioni di euro.
Ne dà notizia l’Anci, spiegando che si tratta di progetti promossi da 60 Comuni e città Metropolitane importanti tra cui Torino, Milano, Reggio Calabria, Palermo, Cagliari, Napoli. Perugia, Brescia, Rimini, Salerno, Prato, Pisa, Matera, Viterbo, Reggio Emilia, Bergamo, Novara, Forlì, Cuneo, Ravenna, oltre che tanti altre città medie come Monza, Gubbio, Narni, Fano, Mirano, Terni, Fasano, Cinisello Balsamo, Adrano, Maranello solo per citarne qualcuno.
Sono diversi i Paesi scelti per costruire partenariati territoriali tra Comuni tra i quali spiccano 40 in Africa di cui 8 in Kenya, 5 in Marocco, 5 in Tanzania, 4 rispettivamente in Tunisia, Mozambico, Senegal, oltre che i progetti in Somalia, Niger, Ghana ed Etiopia. Non mancano i progetti in Palestina, Libano e Giordania e si segnala la presentazione di 4 progetti con l’Albania. Infine El Salvador, Cuba ed Ecuador sono i progetti diretti oltre Atlantico.
L’impegno dei Comuni italiani è richiesto anche dalle regioni.
Sono 16 infatti le Regioni italiane, tra cui la provincia Autonoma di Trento, che hanno proposto iniziative e di queste – riporta ancora l’Anci – tantissime sono basate sulla promozione di partenariati dei Comuni, come il progetto presentato dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con il Comune di Parma per sostenere l’attività avviata in Burundi presso la Città di Bujumbura con la creazione di Maison Parma e la filiera di produzione e trasformazione del pomodoro grazie alla partecipazione di tante eccellenze del territorio parmense. Un progetto, sottolinea Anci, che rappresenta un fiore all’occhiello della cooperazione dei comuni italiani e che crea sviluppo e posti di lavoro con criteri di sostenibilità ambientale, di eguaglianza di genere in un rapporto paritetico che permette la creazione di valore sia nel territorio burundese che in quello parmense in ciò che viene riconosciuto come co-sviluppo.
La concretezza dei progetti è la caratteristica dell’impegno dei Comuni italiani: il Comune di Monza, ad esempio, con il supporto dell’Anci Lombardia e delle municipalizzate sull’acqua ha come obiettivo quello di contribuire a migliorare la salute, la qualità della vita e lo sviluppo sostenibile nella contea di Nairobi – capitale del Kenya che conta più di 4 milioni di abitanti – attraverso l’accesso universale ed equo all’acqua potabile sicura ed ai servizi fognari.
L’Anci prosegue il lavoro di supporto e accompagnamento dei Comuni italiani nella cooperazione allo sviluppo anche attraverso la propria partnership in tantissimi progetti e supporto diretto favorendo la collaborazione tra più enti: è il caso capitanato dal Comune di Torino diretto in Palestina che vede impegnati nelle stesse azioni anche i Comuni di Bergamo, Bra, Caltagirone, Pavia, Reggio Emilia, Sesto Fiorentino, Assisi con i rispettivi Betlemme, Beit Jala, Gerico e altri Comuni palestinesi.
O i Comuni di Narni e Foligno, per interventi a Cuba per la creazione di imprese in diverse filiere produttive e per un turismo sostenibile; e in Mozambico, sulla gestione dei rifiuti e per la creazione dell’economia circolare in partenariato con SvilupUmbria sostenuti da Anci Umbria FELCOS.
Il Comune di Ancona e il Comune di Fano hanno promosso interventi di rafforzamento istituzionale coinvolgendo oltre 60 sindaci dei Comuni dell’Albania (paese in pre-adesione UE) per migliorare le competenze degli amministratori locali, su politiche sociali, educazione, cultura, turismo nonché sulla progettazione e reperimento e gestione di fondi europei con il supporto di ANCI.
L’impegno dell’ANCI si realizza, oltre che nella partecipazione diretta ai progetti promossi dai Comuni, anche nella realizzazione dei seminari formativi per rafforzare la metodologia dei partenariati territoriali come i seminari realizzati anche grazie alla collaborazione di AICS nei mesi di marzo e aprile scorso a Milano, a Roma e a Palermo cui hanno partecipato oltre 150 tra amministratori e dirigenti e funzionari impegnati nella progettazione.
L’ANCI prosegue la propria attività anche presso la Farnesina nel Consiglio italiano cooperazione allo sviluppo, coordinando il V gruppo di lavoro dedicato proprio al Partenariato Territoriale per mettere a frutto le buone pratiche realizzate dai Comuni e proporre le apposite Linee guida per la migliore efficacia degli interventi.
L’auspicio dell’Anci è che “il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione allo sviluppo e AICS l’Agenzia Italiana cooperazione allo sviluppo procedano velocemente per la valutazione dei progetti e che si possano finanziare tutti i progetti ritenuti meritevoli anche attingendo a risorse aggiuntive”. (aise)