Bridge Africa: un ponte tra Italia e Africa per l’eccellenza scientifica e lo sviluppo sostenibile con UniBa

BARI\ aise\ - L’Università di Bari si è aggiudicata un finanziamento da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca come capofila del progetto “BRIDGE Africa”, un’iniziativa internazionale che mira a rafforzare l’ecosistema scientifico africano attraverso la formazione avanzata, la ricerca collaborativa e la creazione di nuove opportunità di innovazione.
Il si propone dunque di sviluppare iniziative educative transnazionali con Paesi africani nell’ambito del Piano Mattei e del G7 “Research Capacity Building with Africa” (RCA).
L’Università riceverà un finanziamento di 250 mila euro da parte del Mur per il progetto “Boosting Research Infrastructure for Development, Growth, and Empowerment in Africa” - BRIDGE Africa.
Il progetto si inserisce nel quadro delle strategie italiane e del G7 per consolidare i legami con l’Africa, promuovendo la cooperazione scientifica ed economica come motore di sviluppo sostenibile. Al centro dell’iniziativa si colloca la African Light Source (AfLS), un’infrastruttura di ricerca di rilevanza strategica che rappresenta un’opportunità trasformativa per il continente. Il sincrotrone AfLS offrirà una piattaforma di sperimentazione all’avanguardia in molteplici discipline – dalle scienze dei materiali alla biomedicina, dalla scoperta di farmaci all’archeologia – contribuendo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite e favorendo una crescita scientifica e tecnologica duratura.
BRIDGE Africa mira a sviluppare curricula accademici e programmi di formazione avanzata in quattro aree chiave: materiali avanzati per le energie rinnovabili, composti bioattivi, risorse minerarie circolari e conservazione del patrimonio culturale.
L’obiettivo è rafforzare le capacità didattiche e di ricerca delle università partner africane, creando poli di eccellenza che formino i futuri utenti africani del sincrotrone e promuovano la ricerca interdisciplinare a livello internazionale. “Siamo orgogliosi di guidare un’iniziativa che promuove la crescita della ricerca e della formazione in Africa in un’ottica di cooperazione paritaria e sostenibile – ha dichiarato il Rettore dell’Università di Bari Aldo Moro, Roberto Bellotti – BRIDGE Africa rappresenta un esempio concreto di come l’università possa essere motore di sviluppo e di dialogo interculturale, mettendo al centro la conoscenza come strumento di progresso condiviso”. “Con BRIDGE Africa vogliamo costruire un ponte solido fra Italia e Africa, fondato su conoscenza, formazione e innovazione. Investire in infrastrutture di ricerca e nella crescita dei giovani significa costruire insieme le basi per un futuro di crescita condivisa e di progresso comune.” Così il prof. Michele Zema docente del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali di UniBa e Principal Investigator del Progetto.
Il progetto si fonda su una partnership strategica che riunisce: tre università italiane UniBa, Catania e Padova tre università di altri Paesi del G7, La Rochelle University - Francia, University Siegen – Germania e University of Southampton - Regno Unito sette università africane di sei diversi Paesi: Algeria, Camerun, Marocco, Kenya, Sudafrica, Tunisia. L’iniziativa è sostenuta inoltre da istituzioni accademiche e organizzazioni scientifiche internazionali, tra cui l’African Academy of Sciences e LAAAMP, ed Enti di Ricerca dell’Algeria, Camerun, Marocco, Kenya, South Africa, Tunisia e due Cattedre UNESCO o reti UNITWIN/UNESCO in Africa.
Attraverso lo scambio di conoscenze, il tutoraggio accademico e programmi di ricerca co-creati, BRIDGE Africa mira a potenziare il capitale umano, consolidare le infrastrutture scientifiche e promuovere una ricerca africana competitiva e sostenibile.
Secondo l’Università sarà particolarmente significativo nei Paesi coinvolti, grazie alla creazione di ecosistemi di ricerca sostenibili, miglioramento dell’istruzione superiore e rafforzamento dei legami con l’industria. (aise)