Collaborazione italo-croata nel campo della geologia del terremoto

ZAGABRIA\ aise\ - Si è concluso di recente un progetto di studio di geologia del terremoto focalizzato nella zona colpita dal terremoto di Petrinja del 2020 e nella regione della capitale Zagabria, in Croazia. Questo progetto ha visto la collaborazione tra gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma (INGV) e i ricercatori del Servizio geologico croato con sede a Zagabria in base al Memorandum d’intesa stipulato tra i due enti nel 2022.
Ne dà notizia l’Ambasciata italiana a Zagabria, spiegando che la ricerca fa parte di un complesso progetto geologico, geomorfologico, geofisico e paleosismologico a lungo termine, avviato da un gruppo di scienziati europei con l’obiettivo di contribuire alla caratterizzazione del comportamento sismico della faglia di Petrinja e delle faglie limitrofe nonché di valutare la possibilità di integrare gli studi nazionali della pericolosità sismica con dati di faglie attive e degli effetti cosismici sull’ambiente fisico.
La ricerca è stata condotta secondo tre linee principali: l’identificazione e mappatura delle maggiori faglie attive potenzialmente sismogenetiche nella regione (in base a conoscenze pregresse e nuove analisi geomorfologiche), lo studio della storia sismica della faglia di Petrinja (ricerche sul campo, scavi, sondaggi a carotaggio, campionamento per le analisi di laboratorio e datazioni), e la rivisitazione dei siti di liquefazione del 2020 per la caratterizzazione del territorio.
Grazie al sostegno finanziario dell’Ambasciata, le cui attività sono finalizzate al sostegno alla cooperazione bilaterale tra Italia e Croazia in tutti i settori, incluso il lavoro scientifico e di ricerca, e alla promozione dell’eccellenza ed esperienza italiane, i risultati di questa collaborazione sono stati resi pubblici attraverso un portale geografico e presentati in congressi nazionali e internazionali, mentre sono in corso di pubblicazione articoli su riviste scientifiche di rilievo.
La Facoltà delle Scienze dell’Università di Zagabria, i cui sismologi del Dipartimento geofisico, incluso il Servizio sismologico, mantengono una collaborazione con i loro colleghi italiani, in particolare con l’INGV, ha riconosciuto l’importanza di questo progetto e lo scorso 5 marzo ha ospitato la lezione intitolata “Studi di geologia del terremoto in Croazia centrale: faglie attive e potenziale sismogenetico”. In quell’occasione gli scienziati italiani e croati che hanno partecipato nella ricerca hanno presentato le attività ed i primi risultati di due anni di lavoro al pubblico accademico e generale, insieme alle prime mappe delle faglie attive nell’area di Petrinja. (aise)