Festival Nazionale dell’Economia civile: i giovani al centro della democrazia partecipata con l'AICS

FIRENZE\ aise\ - “Sinfonie civiche, i giovani nel contrappunto democratico” è il titolo del panel che si è tenuto nei giorni scorsi nell’ambito del Festival Nazionale dell’Economia Civile, al quale ha partecipato anche l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Nel programma della 7ª edizione della rassegna spazio ai giovani e alla necessità di sviluppare processi che ne aumentino la partecipazione e li pongano al centro dei processi di sviluppo dei territori. L’importanza di elaborare un piano strategico locale sull’Economia Sociale e Civile condiviso si coniuga con le indicazioni dall’Action Plan sull’Economia Sociale, dallo Youth Action Plan e dal Piano strategico nazionale delle Aree Interne (PSNAI) per contrastare i fenomeni di impoverimento dei territori.
“La cooperazione italiana allo sviluppo è presente a queste giornate perché si occupa anche di educazione alla cittadinanza globale, diffondendo consapevolezza, responsabilità e riflessione sui principi dell’Agenda 2030 e sulla cooperazione internazionale”, ha detto Marco Riccardo Rusconi, direttore dell’AICS, intervenendo al panel. “Con il Piano Mattei, il governo italiano è fortemente impegnato a rafforzare partenariati in tutto il mondo. Laddove ci sono università e giovani protagonisti della cooperazione, in Italia come nei Paesi partner, la nostra presenza è imprescindibile”.
“Da molti anni il credito cooperativo è attento ai giovani e al territorio”, ha affermato Elisa Bernardini, vice presidente della Rete Nazionale Giovani Soci e Socie BCC. “Le nostre banche nascono, infatti, dalle comunità locali e lavorano per esse. Da oltre 15 anni abbiamo avviato un progetto dedicato ai giovani soci under 35, per coinvolgerli in iniziative sociali, culturali e di formazione finanziaria che possano portare valore al territorio”.
Per Andrea Sangiorgi, presidente Giovani di Confcooperative Nazionale, “questo Festival è un appuntamento molto importante, perché ci permette di entrare in contatto con il mondo accademico e universitario, un contesto che può offrire tante risposte ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Come giovani imprenditori delle cooperative possiamo mettere a disposizione diverse opportunità, e ci auguriamo che i ragazzi sappiano coglierle”.
Il FNEC nasce da un’idea di Federcasse (Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen), promosso con Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt – Nuova Economia per Tutti, con il contributo di Fondosviluppo, Assimoco, Assicooper, Federazione Toscana delle BCC, Enel, Frecciarossa, Publiacqua e la collaborazione dell’Università degli Studi di Firenze, SEC – Scuola di Economia Civile, Gioosto e di MUS.E. (aise)