In Mozambico un Centro Agroalimentare in cooperazione con l’Italia: la presentazione del progetto a Macfrut

RIMINI\ aise\ - Macfrut, la fiera internazionale della filiera ortofrutta in svolgimento al Rimini Expo Centre fino a domani, 8 maggio, è sempre più palcoscenico per iniziative internazionali. Come nell’ambito dell’incontro “Opportunità del Corridoio di Beira e del Centro Agroalimentare di Manica (CAAM): Sostenibilità e Innovazione per lo Sviluppo Locale”, curato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), sede di Maputo.
Un importante appuntamento nel quale è stata annunciata l'apertura del bando per la costruzione del centro agroalimentare di Manica, nel centro del Mozambico. Si chiamerà CAAM e l’Italia è candidata ad essere il principale partner in questo progetto di cooperazione internazionale che si inserisce nel Piano Mattei, e che ha determinato un supporto finanziario italiano verso il Mozambico di 35 milioni di euro. Questo progetto potrà fungere da modello per altri interventi nel campo della cooperazione internazionale, come ha spiegato Marco Riccardo Rusconi, direttore Aics. Tra un mese, è stato annunciato, uscirà un avviso internazionale per il progetto esecutivo da 2 milioni di euro e avrà una durata di circa 10 mesi. Il progetto esecutivo servirà a dare il via alla costruzione vera e propria del Centro.
“L’agricoltura è uno dei settori centrali per l’economia del Mozambico e rappresenta il 24% del Pil”, ha detto Jaime Roberto Chissico, direttore del Ministero dell’agricoltura, Ambiente e Pesca del Mozambico. “La realizzazione del CAAM determinerà un salto in avanti per tutta la filiera produttiva del Paese portando l’innovazione che ancora manca. Questo è uno degli obiettivi strategici del nostro governo”.
La costruzione di un centro agroalimentare si inquadra nella grande scommessa del cosiddetto “Corridoio di Beira”, mille chilometri nel cuore dell’Africa che sono stati infrastrutturati di modo da collegare logisticamente Zambia e Zimbabwe con il Mozambico che ha lo sbocco sul mare proprio con il porto di Beira.
“Il progetto del centro agroalimentare di Manica è nato dentro Macfrut”, ha spiegato Renzo Piraccini, presidente della fiera. “È necessario se si pensa che in Mozambico il 30% delle merci deperibili non arriva ai mercati per mancanza di una catena del freddo, e per questo paradosso nei supermercati del Paese si vende solo ortofrutta importata nonostante il Mozambico sia un grande produttore. Il CAAM crea nuovi orizzonti per il settore primario del Mozambico e l’industria italiana”.
Secondo Agenzia Ice oggi l’export italiano di meccanizzazione agricola verso il Mozambico vale circa 60 milioni di euro ma, ha detto Fabio Ricci, vicedirettore di FederUnacoma: “il potenziale è immenso se si considera che ci sono circa 36 milioni di ettari coltivabili, tre volte l’estensione agricola italiana”.
Tra gli attori italiani che vi partecipano Agenzia Ice ha un ruolo fondamentale come ha spiegato Maurizio Forte della direzione centrale per i settori dell’export: “è attivo su molti progetti tra cui uno incentrato sulla formazione degli agricoltori che è propedeutica all’intensificazione dell’export di macchinari”.
“Siamo solo agli inizi di quello che può rappresentare la cooperazione internazionale”, ha sottolineato Cristian Maretti, presidente di Legacooop, “per la risoluzione dei grandi problemi a livello mondiale perché permette di ragionare in base a un approccio sinergico che è quello più efficace in un contesto globale”. (aise)