Italia e Senegal insieme per la promozione dei diritti delle donne: missione della Vice Direzione Tecnica dell’AICS
DAKAR\ aise\ - Si è tenuta dal 3 all’11 luglio scorsi la missione della Vice Direzione Tecnica dell’AICS in Senegal, focalizzata sulle azioni che l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo realizza nel Paese in tema di uguaglianza di genere.
Numerosi gli incontri e le visite sul campo realizzate, durante le quali si sono potuti apprezzare gli sforzi realizzati dal governo senegalese con il supporto della Cooperazione italiana, per l’attivazione di servizi per la lotta alla violenza sessuale e di genere e per sostenere l’emancipazione e indipendenza economica delle donne.
Ad avvio di missione, si è potuto partecipare al “ritiro” del Gruppo Tematico Genere (GtG) dei donatori (UN WOMEN e l’Italia, UNFPA, ILO, OHCHR, UNDP, USA, Lussemburgo, Francia, Canada, EU), che si è riunito per definire le priorità congiunte dei donatori nel settore dell’uguaglianza di genere e le modalità di coordinamento con il nuovo governo locale. L’Italia riveste infatti un ruolo di primo piano in Senegal nel settore, ciò che si riflette nella leadership assunta nel 2023 di tale gruppo, insieme a UN Women.
La visita della delegazione della Vice Direzione Tecnica è stata, inoltre, l’occasione per incontrare diverse autorità locali, primo fra tutti il segretario generale del Ministero della Famiglia e della Solidarietà, Ndiougou Diuf, con cui è stato visitato il centralino del numero verde 116, creato con i fondi del progetto PASNEEG II per fornire supporto alle donne e bambini/e vittime/sopravvissute alla violenza sessuale e di genere, oltre che maltrattamenti dell’infanzia. La creazione di tale numero verde, combinato con l’avvio in diverse parti del Paese di “boutique de droits”, ossia di centri di assistenza e supporto legale per le popolazioni, incluse, le vittime/sopravvissute alla violenza visitati dalla missione.
Di particolare rilevanza, inoltre, l’avvio, alla presenza della delegazione italiana, del percorso formativo per le forze di polizia e gendarmeria del Governatorato di Sedhiou, che servirà a potenziare la capacità delle forze dell’ordine di accogliere in sicurezza e con la sensibilità necessaria le donne vittime/sopravvissute alla violenza, nonché della predisposizione di uno sportello ad hoc nel commissariato di Sedhiou per le vittime di violenza di genere.
Si sono inoltre potute ascoltare le testimonianze di donne che hanno beneficiato di percorsi di formazione e borse economiche per l’avvio di micro-attività imprenditoriali, messe a disposizione da parte del programma PADESS, che in maniera complementare al PASNEEG II, interviene per promuovere l’indipendenza economica delle donne.
Nel corso di tale missione, è stata prestata particolare attenzione ai bisogni delle donne con disabilità, promuovendo un dialogo con gli Uffici governativi esecutori del progetto sull’importanza di potenziare le azioni per l’inclusione delle persone che vivono in condizione di doppia discriminazione per via della disabilità. Si sono infine valutati i bisogni in un’ottica intersezionale, con focus specifico sui bisogni delle donne con disabilità. (aise)