L’Harbin Institute of Technology al Politecnico di Torino: rafforzata l’intesa tra i due atenei

TORINO\ aise\ - Il Politecnico di Torino e l'Harbin Institute of Technology – una delle migliori università STEM della Cina – rafforzano la loro collaborazione, ampliando gli obiettivi condivisi, in particolare nei settori dell’Architettura e Urbanistica. La partnership risale al 2007, quando l’Ateneo piemontese e HIT hanno firmato il loro primo Memorandum of Understanding, per poi avviare il loro primo programma di Doppia Laurea in Architettura nel 2009.
Nuovi orizzonti di cooperazione, dunque, quelli tracciati dai due atenei e che sono stati al centro della visita della delegazione cinese della School of Architecture and Design dell’HIT, guidata dal Preside Sun Cheng e composta dai professori Leng Hong, Zhang Yu, Liu Ying, Li Jicen e Cheng Fangyu. Ad accogliere gli ospiti in Ateneo, il 17 e 18 marzo scorsi, sono stati il Direttore del Dipartimento di Architettura e Design-DAD Michele Bonino, i docenti del DAD Francesco Novelli, Elena Dellapiana e Lorenzo Savio, e l’assegnista di ricerca del DAD Xiaoxu Liang, insieme ad alcuni esponenti del China Center.
La sinergia tra il Politecnico e l’HIT si è rafforzata con l’avvio di due nuove iniziative: il Co-run Program in Smart Building and Construction, supportato dal Ministero dell’Istruzione cinese-MOE, e l’International Joint Laboratory on Green and Low-carbon Urban Regeneration.
Il Co-run Program – il cui responsabile scientifico è il professor Lorenzo Savio – è attivo dall’anno accademico 2024/2025 presso l’HIT e prevede il coinvolgimento dei docenti del Politecnico per un terzo degli insegnamenti, offrendo opportunità di doppia laurea alla comunità studentesca dell’ateneo cinese. Con l’apertura dell’International Joint Laboratory on Green and Low-carbon Urban Regeneration, l’intento è invece di sviluppare, attraverso progetti di ricerca congiunti, soluzioni sostenibili per l’architettura e la pianificazione urbana.
Nel corso degli incontri in programma si è discusso, nel dettaglio, delle azioni previste per l’attuazione e sviluppo delle due iniziative, dedicando inoltre ampio spazio alla formulazione di nuove proposte di collaborazione in ambito formativo. La delegazione ha quindi assistito all’inaugurazione di una mostra dedicata all’Harbin Institute of Technology, realizzata con lo scopo di presentare ai docenti del Politecnico coinvolti nelle iniziative il contesto accademico e culturale, e le principali caratteristiche ed elementi distintivi dell’ateneo cinese.
Tra i partecipanti agli incontri, anche Francesca Spigarelli, docente presso l’Università di Macerata, e Andrea Gritti, docente presso il Politecnico di Milano – entrambi membri del Comitato Scientifico del nuovo International Joint Laboratory on Green and Low-carbon Urban Regeneration: insieme a loro, sono stati ulteriormente approfonditi i temi che hanno portato alla creazione del Joint Lab con l’HIT, al centro l’impegno condiviso ad investire in progetti di ricerca teorica e applicata con focus sulla sostenibilità nello sviluppo architettonico e rigenerazione urbana del territorio.
A conclusione della prima giornata si è quindi tenuto un evento organizzato insieme all’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Torino, presso Toolbox Coworking e dal titolo “Polito Studio. Scambi internazionali nella pratica architettonica”, che ha visto l’intervento, tra gli altri, di Sun Cheng, Giada Messetti, Francesca Spigarelli e Lorenzo Savio. Un evento promosso per coinvolgere la comunità accademica e professionale nel dialogo che sostiene la cooperazione internazionale in ambito architettonico, con ricadute positive sulla società.
Nel corso della seconda giornata è invece intervenuto, nell’ambito dell’iniziativa DAD Insights, il Preside dell’HIT Sun Cheng, che ha parlato ai membri del Consiglio di Dipartimento del DAD ribadendo l’importanza strategica della cooperazione tra i due atenei. (aise)