L’impegno dell’AICS contro corruzione e crimine organizzato in Bosnia–Erzegovina
SARAJEVO\ aise\ - È stato lanciato ufficialmente da AICS Tirana e UNODC – The United Nations Office on Drugs and Crime il progetto “Rafforzamento della capacità e del coordinamento della magistratura e delle forze dell’ordine in Bosnia-Erzegovina per affrontare efficacemente la corruzione e la criminalità economica”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Principali partner e beneficiari delle attività saranno innanzitutto importanti istituzioni giudiziarie locali quali l’Alto Consiglio della Magistratura (HJPC), i Centri di Formazione Giudiziaria della Repubblica Srpska e della Federazione (CEST) e l’Agenzia per la Prevenzione della Corruzione e il Coordinamento della Lotta contro la Corruzione (APIK).
Rafforzare le capacità di condurre indagini finanziarie e impegnarsi nel recupero dei beni è un obiettivo chiave del progetto, attuando strategie anticorruzione e promuovendo un migliore coordinamento tra polizia, pubblici ministeri e le altre parti interessate. In questo modo, il progetto intende contribuire al soddisfacimento dei requisiti richiesti dall’Unione Europea per il processo di adesione, in relazione alla lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata, sostenendo l’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, di cui la Bosnia-Erzegovina è Stato membro, e promuovendo il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolare l’SDG 16 relativo a pace, giustizia e istituzioni solide.
Durante il proprio intervento al lancio, la direttrice di AICS Tirana Stefania Vizzaccaro ha sottolineato il ruolo delle istituzioni bosniache, che “hanno mostrato una chiara volontà di lavorare insieme per creare un sistema giuridico più forte, ricoprendo un ruolo non solo di beneficiarie ma anche di protagoniste attive nel processo di riforma, essenziali per realizzare le nostre ambizioni condivise di trasparenza, integrità e giustizia”. (aise)