San José: si è concluso il Progetto IILA-ISS “Scientia Est Sanitas Officinarum”
SAN JOSÈ\ aise\ - Dal 5 all’8 novembre 2024, si è svolto a San José (in Costa Rica) il Seminario di chiusura del Progetto “SCIENTIA EST SANITAS OFFICINARUM: Laboratorio di formazione sulla ricerca in sanità pubblica in America Latina”, che l’IILA ha realizzato con la collaborazione scientifica dell’Istituto Superiore di Sanità e il finanziamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Questo evento, organizzato in presenza e da remoto, ha fatto seguito a un ciclo di seminari online rivolti ai medici dei paesi partecipanti (Argentina, Colombia, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Paraguay, Perù e Uruguay) in cui esperti dell’ISS hanno approfondito tematiche come arbovirosi, salute mentale, telemedicina e Epidemic Intelligence.
Sono intervenuti alla cerimonia di apertura dei lavori il Ministro della Salute del Costa Rica, Mariela Marín Mena, e l’Ambasciatore d’Italia a San José, Alberto Colella, Marco Simonelli dell’Istituto Superiore di Sanità e Marion Muehlen dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nel suo indirizzo di saluti il Ministro Mariela Marín Mena ha evidenziato: “Il Ministero della Salute e la Caja Costarricense Seguro Social hanno tratto grandi benefici dalla partecipazione al ciclo di attività formative sviluppate a partire dal 2023. Questo lavoro congiunto ci ha permesso di formare quasi 200 professionisti”.
A sua volta l’Ambasciatore Colella ha sottolineato il contributo italiano nella promozione di sistemi sanitari più resilienti in tutto il mondo, e in particolare in America Latina, attraverso iniziative di cooperazione internazionale che contribuiscono a garantire l’accesso universale a servizi sanitari di qualità e a ridurre le disuguaglianze nell’assistenza sanitaria soprattutto nelle comunità più vulnerabili”.
Nel presentare le attività, Marco Simonelli dell’Istituto Superiore di Sanità ha descritto il progetto come “nato dalla consapevolezza che la cooperazione internazionale e lo scambio di buone pratiche in ambito sanitario sono fondamentali per affrontare le sfide globali, soprattutto dopo l’esperienza della pandemia da Covid-19”.
Marion Muehlen, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha aggiunto che l’occasione del seminario è propizia per “incontrare alcuni tra i più autorevoli esponenti latinoamericani e italiani in ambito sanitario, per condividere idee, riflettere sulla salute e rafforzare i legami che ci uniscono nei nostri ambiti professionali”.
Il Segretario Tecnico Scientifico, Tatiana Ribeiro Viana, ha ringraziato tutti gli attori che hanno contribuito al buon esito dell’iniziativa e ha offerto un panorama delle attività che l’IILA ha promosso nel corso degli anni in ambito sanitario. L’evento si è articolato in cinque sessioni tematiche rispettivamente dedicate a Epidemiologia di Campo e One Health, Arbovirosi, Salute Mentale, Epidemic Intelligence / EBS e Sorveglianza Collaborativa e risk assessment. È stato previsto uno spazio dedicato a sessioni di incontri bilaterali nonché tavoli tematici per favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche tra i paesi partecipanti. Il seminario si è concluso con una sessione finale in cui sono stati riassunti i risultati conseguiti anche in relazione alle possibili attività future che da questa attività possono svilupparsi. Al seminario hanno preso parte i rappresentanti di Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Paraguay e Uruguay mentre i rappresentanti di Argentina e Perù hanno partecipato da remoto.
Per l’Istituto Superiore di Sanità, hanno realizzato le sessioni di scambio e formazione Flavia Riccardo (Dipartimento di Malattie Infettive), Gemma Calamandrei (Centro di riferimento per le Scienze Comportamentali e la Salute Mentale), Martina Del Manso (Dipartimento di Malattie Infettive), e Marco Simonelli (Centro Nazionale Salute Globale), mentre per l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha partecipato ai lavori la Dott.ssa Marion Muehlen responsabile dell’Unità di rafforzamento delle competenze di epidemiologia di campo. (aise)