Tecnologie digitali per l’agricoltura sostenibile: la cooperazione scientifica tra Italia e Capo Verde

PRAIA\ aise\ - Le tecnologie digitali applicate all’agricoltura rappresentano oggi uno degli strumenti più efficaci per affrontare le sfide del cambiamento climatico, migliorare la gestione delle risorse naturali e promuovere uno sviluppo agricolo sostenibile, in particolare nei territori più vulnerabili al cambiamento climatico come nell’area dell’Africa sub-sahariana. L’Ambasciata d’Italia a Dakar – competente anche per la Repubblica di Capo Verde – ha promosso un seminario presso l’Università di Capo Verde sul tema delle “Tecnologie innovative per l’agricoltura sostenibile” con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione scientifica tra Italia e Capo Verde.
All’evento hanno partecipato ricercatori e docenti provenienti da università e centri di ricerca italiani, che hanno presentato soluzioni tecnologiche avanzate per la gestione delle risorse idriche, il monitoraggio ambientale e l’agricoltura di precisione, illustrando esperienze replicabili sia nel contesto capoverdiano che, più in generale, nell’Africa sub-sahariana.
Tra i principali contributi, Massimiliano Gaffurini e Stefano Rinaldi dell’Università di Brescia hanno illustrato l’impiego delle tecnologie LoRaWAN e Edge AI per il monitoraggio ambientale in ambito agricolo e il rilevamento dei danni provocati da uccelli granivori nelle coltivazioni. Guido D’Urso dell’Università Federico II di Napoli ha presentato un sistema di supporto all’irrigazione basato su dati satellitari e modelli agro-idrologici, mentre Michela Janni di CNR-IMEM ha mostrato innovativi sensori “in vivo” capaci di monitorare lo stato fisiologico delle piante e ottimizzare l’uso dell’acqua.
Carlo Bisaglia del CREA ha evidenziato le potenzialità offerte dall’ingegneria agricola e dall’automazione, con applicazioni che vanno verso la robotizzazione di alcune funzioni in campo. Infine, Francesco Marinello dell’Università di Padova ha sottolineato il contributo delle tecnologie digitali all’aumento della resilienza della produzione agricola, attraverso sistemi di supporto decisionale basati sull’integrazione di dati raccolti da sensori remoti e prossimali.
Il seminario, organizzato dall’Addetto Scientifico Eugenio Cavallo, si è tenuto in modalità ibrida e ha rappresentato un’importante occasione di confronto e dialogo tra il mondo accademico italiano e quello capoverdiano, confermando l’impegno dell’Italia a promuovere la diplomazia scientifica come strumento per costruire sinergie, avviare collaborazioni e condividere conoscenze e tecnologie. (aise)