Acqua più preziosa del diamante: 16 fotografi in mostra a Cremona

ph. Lombardi Luigi_Courtesy Istituto Italiano di Fotografia

CREMONA\ aise\ - Verrà inaugurata il prossimo 29 aprile nella Sala Alabardieri del Palazzo Comunale di Cremona la mostra “Acqua più preziosa del diamante” che, promossa dall’Istituto Italiano di Fotografia, rimarrà aperta al pubblico fino al 10 maggio.
L’esposizione, che gode del patrocinio del Comune di Cremona, racconta, attraverso lo sguardo di 16 fotografi, lo sfruttamento del suolo e dell’ambiente oltre alla carenza d’acqua che in diversi momenti dell’anno colpiscono il territorio italiano.
Il progetto fotografico, curato dal fotografo e docente di IIF Erminio Annunzi e prodotto in collaborazione con il Circolo Vedo Verde – Legambiente Cremona e con il supporto del gestore del Servizio Idrico Integrato della provincia di Cremona Padania Acque, fa emergere chiaramente le numerose conseguenze che l’azione dell’uomo provoca sul pianeta, dalla deforestazione allo scioglimento dei ghiacciai ma anche la devastazione causata dagli incendi boschivi e gli effetti che la mancanza di piogge ha determinato sulle attività economiche e sociali presenti lungo le rive del fiume Po.
L’invito è quello di ripensare l’attuale utilizzo delle risorse naturali e limitare l’impatto delle attività umane rendendole sostenibili per il pianeta.
Attraverso linguaggi espressivi differenti, i fotografi dell’Istituto Italiano di Fotografia narrano il malessere della natura e dell’ambiente. Alcuni studenti propongono immagini documentarie dei terreni e della vegetazione arsi dal fuoco, oltre ai campi inariditi dalla carenza d’acqua, oppure mostrano l’impietoso confronto tra la secca del Ticino e le piene degli anni precedenti. In altri casi, attraverso un approccio minimalista e contemporaneo, gli scatti ritraggono l’alveo del fiume Po trasformato dalla siccità in un ambiente inospitale, che ricorda la superficie lunare secca e polverosa oppure raccontano le rive dei fiumi in cui la vegetazione spontanea cresce tra i ciottoli come un flebile segno di speranza.
In mostra le opere di Carlo Francesco Amoroso, Fabio Berasi, Alice Castelli, Lucia Cesa, Annalisa Cinco, Andrea Marco Consonni, Miriana Corabi, Aaron Di Marino, Silvia Lago, Sandro Lasco, Luigi Lombardi, Giuseppe Martella, Massimiliano Meroni, Roberto Pasquali, Sandra Perilli ed Helmut Schwanke.
Erminio Annunzi attraverso una esperienza quarantennale nell’ambito fotografico ha maturato una complessa ed articolata conoscenza nella fotografia di ripresa e di stampa: gli studi di fotografia, svolti presso la Foto Tecknichum Schule di Monaco di Baviera, gli hanno permesso di maturare una profonda preparazione tecnico/artistica nel campo delle arti e della fotografia. In seguito ha iniziato importanti collaborazioni con agenzie fotogiornalistiche, ha pubblicato immagini su magazine e quotidiani nazionali, ed è stato collaboratore presso AGFA GEVAERT. Oltre all’attività di ripresa fotografica, si è dedicato anche all’insegnamento della fotografia.
Tra le sue collaborazioni annotiamo Toscana Photographic Workshop, Scuola di Contrasto, Spazio Forma, NABA e Canon Academy. Da venticinque anni, e? docente presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. All’attivo del percorso artistico, annoveriamo anche importanti mostre di fotografia svolte in Italia ed all’estero. (aise)