“Carlo Levi e Piero Martina artisti torinesi. Itinerario di un’amicizia”: la nuova mostra virtuale della Fondazione Levi

P. Martina Nudo nel grano, 1971

ROMA\ aise\ - La Fondazione Carlo Levi, all’interno del ciclo delle mostre virtuali dal titolo Intorno al mondo di Carlo Levi, in collaborazione con l’Associazione Archivio Piero Martina, ha inaugurato nei giorni scorsi la mostra virtuale “Carlo Levi e Piero Martina artisti torinesi. Itinerario di un’amicizia” navigabile sul sito istituzionale della Fondazione nella sezione “Mostre Virtuali”.
L’esposizione affronta per la prima volta il capitolo inedito dell’amicizia e del dialogo a distanza che per tutta la vita legò le figure di due artisti torinesi di rilievo, Carlo Levi e Piero Martina. Il secondo, di dieci anni più giovane del primo, fu incoraggiato e sostenuto da Levi agli inizi della carriera nell’alveo del gruppo dei “Sei di Torino” sulla cui scia si avviano le prime prove pittoriche, manifestamente influenzate dagli impasti lievi e dalle atmosfere intimiste di Paulucci, Menzio e degli altri.
Questa esperienza digitale si propone di presentare la produzione dei due artisti attraverso tematiche ricorrenti per entrambi a partire dall’ambiente familiare e torinese, passando per la rappresentazione dei comuni amici, per arrivare a confrontarsi sulle questioni sociale e le condizioni delle classi più deboli. Il percorso espositivo però non dimentica di raffigurare anche il comune approccio al genere pittorico della natura morta, e le ricerche più personali degli anni Sessanta che hanno portato entrambi in una “sorta di rifugio nell’Eden della natura nel quale si palesano figure di nudi e silhouette di piante, come antiche divinità o inattese apparizioni.”
Il visitatore all’interno delle varie sale ha la possibilità di avvicinarsi alle opere ed aprire le singole schede che in molti casi sono ricche di approfondimenti legati al soggetto o alla produzione dell’artista. Di fatto per l’occasione sono stati digitalizzati alcuni documenti storici di archivio come cataloghi, lettere e articoli che permettono di comprendere meglio il clima e l’ambiente in cui i due pittori hanno maturato la propria formazione. Inoltre la sequenza delle opere pittoriche è scandita dall’inserimento di fotografie storiche, in molti casi inedite, conservate nei fondi dei due archivi come ad esempio gli scatti di Carlo Mollino.
Il progetto scientifico della mostra è a cura di Daniela Fonti, Antonella Lavorgna e Antonella Martina. Il testo di presentazione è a firma di Daniela Fonti, le schede delle opere di Antonella Lavorgna e Antonella Martina.
Hanno collaborato gli eredi di Carlo Levi e di Piero Martina.
Le attività della Fondazione Carlo Levi sono realizzate grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura. (aise)