Cavalieri per mare: a Livorno la mostra a bordo dell’Amerigo Vespucci

LIVORNO\ aise\ - Grazie alla collaborazione tra l’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano e l’Archivio di Stato di Pisa, dal 4 all’8 giugno, dall’arrivo e durante il periodo di permanenza della Nave Amerigo Vespucci nel porto di Livorno il pubblico potrà visitare gratuitamente la mostra “Cavalieri per mare. La Marina stefaniana in età moderna”.
La preziosa rassegna, che si compone di numerosi oggetti e documenti d’archivio rari, alcuni dei quali mai esposti al pubblico, è sotto il Patrocinio dello Stato Maggiore della Marina Militare Italiana, delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e vede la partecipazione dell’Accademia di Marina dei Cavalieri di Santo Stefano e dell’ANMI sezione di Pisa, ed è curata dal Direttore dell’Archivio di Pisa, Jaleh Bahrabadi, e da Giorgio Cuneo, Presidente vicario dell’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano.
“Siamo orgogliosi di rendere fruibile al pubblico un patrimonio documentario e simbolico di inestimabile valore, testimone della lunga e gloriosa tradizione dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano”, le parole dei curatori. “L’approdo della Nave Amerigo Vespucci a Livorno rappresenta non solo un ritorno fisico in quella che era la principale base navale della flotta stefaniana, ma anche ideale: un ponte tra passato e presente che si realizza nella forza evocativa dei documenti esposti, alcuni dei quali per la prima volta. È un invito alla riscoperta della nostra storia, attraverso la memoria di imprese che hanno segnato la storia navale italiana e la bellezza delle carte, con particolare riferimento ai primi Statuti sui quali stiamo lavorando per una pubblicazione”.
La mostra intende mettere in dialogo il simbolo più evocativo della tradizione marinara italiana, il veliero Amerigo Vespucci, con alcune carte che narrano la storia e gli usi di una delle più gloriose marine pre-unitarie, ovvero quella stefaniana, che affiancò la marina granducale.
Sei le tematiche presenti: Bolla di fondazione e primo Statuto del 1561; Le provanze di nobiltà; La carta nautica; Giorgio Vasari e le divise.
Nella prima teca, la Bolla di fondazione e lo Statuto del 1561, mai esposti e recentemente digitalizzati in virtù dell’accordo di valorizzazione sottoscritto tra l’ASPi e l’Istituzione per un interessante progetto di studio che porterà ad una pubblicazione nei prossimi mesi. Sono documenti storici di notevole rilievo e costituiscono un corpus particolarmente raro e prezioso.
Nella seconda vetrina, le provanze di nobiltà: vi è un esempio di provanze su seta riccamente decorate recanti le armi dei quarti del profitente.
Nella terza teca, vi è una carta nautica, oggetto di particolare suggestione e pregio risalente all’inizio ‘600 e proveniente dalla raccolta del Diplomatico, Fondo Upezzinghi, utilizzata al tempo per la navigazione delle coste mediterranee. Vi sono riportati i nomi dei porti e dei punti d’approdo lungo costa e costituiscono esempi rari di materiale d’uso giunto fino a noi nonché strumenti indispensabili per la toponomastica costiera del Mediterraneo in età moderna.
Nella quarta e ultima sezione, dedicata a Giorgio Vasari, si trova un prezioso manoscritto che testimonia dei manufatti i cui progetti furono commissionati al celebre protagonista del Rinascimento toscano che delineano arredi della Chiesa di Santo Stefano di Pisa. Vi sono anche alcuni bozzetti acquarellati di divise del ‘700 e ‘800 accanto agli originali in stoffa.
L’intento della mostra, che vede coinvolta come prestigiosa sede di visione del codice membranaceo del 1561 la Nave Amerigo Vespucci, simbolo della Marina italiana conosciuta in tutto il mondo, con la preziosità e i colori delle carte dell’Ordine religioso e militare di Santo Stefano, in un dialogo di significati, di materiali e di colori che trasmettano prima di tutto la suggestione storica della tradizione marinaresca militare italiana, attraverso le tracce della sua genesi preunitaria ed i gusti tipici della nobiltà europea di periodo moderno.
L’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano, fondata con Regio Decreto nel 1939, è guidata da Umberto Menicucci Ascani ed è oggi un ente pubblico tutelato dal Ministero della Difesa che perpetua il ricordo dell’antico Ordine Cavalleresco fondato da Cosimo I de’Medici per difendere la fede Cattolica ed il Mediterraneo. (aise)