Costellazioni: a Bologna la prima mostra personale in Italia della illustratrice belga Dominique Goblet

© Dominique Goblet, Ostende, Fremk, 2020

BOLOGNA\ aise\ - È stata inaugurata ieri, 15 novembre, negli spazi della Ex Chiesa di San Mattia a Bologna la mostra “Costellazioni”, la prima mostra personale in Italia dedicata all’artista belga Dominique Goblet, pioniera e maestra del fumetto sperimentale contemporaneo. A lei è dedicato il progetto speciale promosso dalla Direzione Regionale Musei Nazionali Emilia-Romagna nell’ambito del Festival “A occhi aperti. Disegnare il contemporaneo” (13 - 17 novembre), organizzato dall’Associazione Hamelin e incentrato sul fumetto di ricerca e sull’illustrazione contemporanea.
La mostra Costellazioni, in programma fino al 15 dicembre, è nata dall’incontro di Dominique Goblet con l’ex Chiesa di San Mattia, uno spazio dalla storia unica: fatta erigere per volere delle monache di San Mattia, poi sconsacrata e utilizzata come magazzino, infine restaurata e restituita alla città, la chiesa risuona con il corpus del lavoro dell’autrice. Lo sguardo sulla vulnerabilità e la resilienza del corpo femminile e la ricerca sull’identità si intrecciano agli strati del tempo e alle presenze che hanno abitato questo spazio, con la sua storia conventuale femminile eccentrica.
Al centro della mostra un’installazione composta dalle tavole originali dei primi due capitoli di una trilogia in corso, che esplora il rapporto tra corpi femminili e paesaggio: Ostende (edito nel 2021 da Frémok), un racconto di rinascita che ha per protagoniste alcune presenze femminili, corpi maturi che si mostrano in relazione con il panorama delle coste del Mare del Nord; e il ciclo Les forêts sombres - ancora inedito ed esposto in anteprima esclusiva al festival - in cui donne, di nuovo ritratte nella loro nudità, attraversano fisicamente e simbolicamente una foresta, in un gioco di luci e ombre, bianco e nero e colore.
Qui Goblet interroga l’idea di bellezza e di canone, indagando la relazione tra sguardo e potere, tra nudità e affermazione di sé, tra paesaggio e corpi, mettendo in scena soggetti su cui si sono stratificati stereotipi e precisi modelli iconografici.
Da questo nucleo, che apre il percorso tematico di questa edizione di A occhi aperti, si dipanano, come le stelle di una costellazione, gli altri lavori dell’artista: dagli esordi con il fumetto autobiografico alla fine degli anni Novanta alle collaborazioni con disegnatrici e disegnatori, fino ai lavori di ricerca più personali, schizzi e carnet di studio, che compongono un ritratto completo e complesso dell’opera di un’autrice che ha segnato l’evoluzione del fumetto degli ultimi trent’anni.
In occasione della mostra esce, per Sigaretten, il volume Paesaggi di carne, il primo libro italiano di Goblet che raccoglie numerosi lavori e un’intervista all’artista a cura di Hamelin.
Costellazioni fa parte di un progetto speciale dedicato a Dominique Goblet che si completa con eventi, incontri e proiezioni. Tutti gli appuntamenti in programma sono elencati qui.
La mostra Costellazioni è a cura di Hamelin, in collaborazione con Musei Nazionali di Bologna - ex Chiesa di San Mattia, Galerie Martel, Sigaretten, con il contributo di Wallonie - Bruxelles International e fa parte di un programma promosso da Musei Nazionali di Bologna - ex Chiesa di San Mattia che riunisce attorno all’ex Chiesa di San Mattia i festival A occhi aperti, Gender Bender e Archivio Aperto per promuovere una rilettura degli spazi della chiesa attraverso linguaggi e discipline del contemporaneo. (aise)