“Federico Guida. Arbor” in mostra a Napoli
Federico Guida, Croce #2, 2019-2021, olio su tela di lino applicata su legno, 238x180x5 cm, dettaglio
NAPOLI\ aise\ - In occasione della quarta edizione di Art Days – Napoli Campania, evento diffuso e collettivo per l’arte contemporanea nella regione, la Chiesa ex convento di San Potito a Napoli ospita, dal 24 ottobre al 7 novembre, la mostra “Federico Guida. Arbor”, curata dal giornalista e critico d’arte Mimmo di Marzio.
Promossa e prodotta dalla Fondazione THE BANK ETS - Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea di Bassano del Grappa (Vicenza), prima istituzione nazionale no profit dedicata esclusivamente alla pittura contemporanea, l’esposizione sarà inaugurata giovedì 24 ottobre alle 18.00.
A seguire, alle ore 20.30, l’attrice napoletana Iaia Forte sarà protagonista della performance “Principessa”, lettura scenica della favola nera scritta da Mimmo di Marzio e accompagnata dalle musiche live del compositore Alessandro Cerino.
La mostra, che prende il nome dalla radice latina di Albero, presenta grandi opere in cui convivono trascendenza e umanità, scienza, religiosità e storia.
Sei croci pittoriche collocate nelle cappelle laterali dell’ex convento, indagano la simbologia dell’albero genealogico e rappresentano la condizione umana, ovvero la ricerca del continuo equilibrio tra la verticalità ascendente verso il mistero del divino e l’orizzontalità terrena del quotidiano e della vanitas.
Ogni installazione, composta da dipinti ad olio su lino applicati su legno, assume una valenza fortemente concettuale che intreccia i valori del sacro e del profano.
L’elemento formale della croce è una citazione dei crocifissi sagomati medievali di Giotto e Cimabue conservati a Firenze, e diventa la superficie pittorica per una narrazione composita in cui si intrecciano simbologia e narrazione, astratto e figurazione.
“In ogni opera – scrive Mimmo di Marzio – convivono forti contrasti che smuovono sentimenti profondi: il sofferente ritratto di una madre, la crudezza della carne oltraggiata, l’illusione trompe l’oeil del legno, i tormenti astratti della tela sublimano in immagini cosmiche, galassie, eclissi, nebulose, creando una tensione verso l’Assoluto e mutando le installazioni in rappresentazioni totemiche dell’esistenza”.
Federico Guida, nato a Milano nel 1969, dove vive e lavora, dipinge e disegna da sempre, passione trasmessagli dal nonno e dal padre. Frequenta l’Accademia di Brera e lavora nello studio del pittore Aldo Mondino. La sua pittura è incentrata sulla figura umana, su persone comuni, lungi dalla ricerca della bellezza estetica. Vanta una solida preparazione tecnica e un linguaggio figurativo ricco di connotazioni personali. Si esprime attraverso la fotografia, i colori a olio, le vernici, l’acrilico, il gesso e la stoffa. I corpi umani nudi, immortalati in pose contorte ed intrecciate, spingono a meditare sul dramma dell’esistenza umana, addolcito dalla naturale morbidezza della carne che emerge nella lezione sulla luce appresa da Caravaggio. Ha raccontato la notte milanese, i manicomi, relitti giovani e vecchi, lungo un cammino personale e unico in un continuo perfezionamento stilistico e con attenzione costantemente rivolta al corpo e all’anima dell’uomo. Numerose le mostre nazionali e internazionali; sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche.
La mostra è aperta gratuitamente al pubblico da lunedì a venerdì con orario 10.00-18.30, sabato ore 10.00-12.30, domenica chiuso, apertura straordinaria venerdì 1° novembre ore 10.00-15.00. (aise)