Fine marzo nel segno della letteratura con l’Instituto Cervantes di Roma

ROMA\ aise\ - L’Instituto Cervantes di Roma dedica la seconda metà del mese di marzo alla letteratura proponendo importanti eventi e incontri. Dopo l’incontro dedicato alla figura di Josep Pla, quest’anno si procede con l’approfondimento sugli intellettuali catalani che hanno viaggiato in Italia per motivi professionali, per curiosità intellettuale o semplicemente per affinità con la cultura italiana.
Si comincia oggi, mercoledì 19 marzo, presso la Sapienza Università di Roma, Ex Vetrerie Sciarra, dove Francisco Fuster, professore di Storia Contemporanea presso l'Università di Valencia e biografo ufficiale di Gaziel, nell’incontro “Gaziel in Italia. Passeggiata per Roma e Firenze” ha presentato questo particolare aspetto del giornalista, scrittore ed editore catalano noto per il suo lavoro come corrispondente di guerra durante la Prima Guerra Mondiale per il giornale La Vanguardia. I frutti letterari dei suoi viaggi in Italia dovevano essere due libri, ma alla fine ne fu pubblicato solo uno, intitolato L'home és el tot dedicato alla città dei Medici.
Domani, giovedì 20 marzo, presso l’Università di Roma Tre, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere, alle ore 10.00, si terrà l’incontro “Azorín e il paesaggio” sempre con il professor Francisco Fuster. Come molti degli autori che facevano parte della cosiddetta "Generazione del '98", Azorín provava una profonda passione per il paesaggio e la sua opera ha lasciato un'impronta indelebile nel modo in cui questo viene rappresentato nella letteratura. Partendo dall'analisi del saggio La rotta di Don Chisciotte, il professor Fuster ci aiuterà a svelare l'originalità del contributo di Azorín e a comprendere la misura in cui la sua opera ha influenzato la cosiddetta letteratura rurale spagnola del XX secolo. Francisco Fuster, che recentemente ha pubblicato una completissima biografia di Azorín, illustrerà come la visione del paesaggio di Azorín abbia risuonato in autori come Camilo José Cela e Miguel Delibes, e di come la sua eredità continui a essere presente nell'opera di scrittori contemporanei come Julio Llamazares, Jesús Carrasco e Sergio del Molino, tra gli altri.
Nell’ambito della dodicesima edizione di “L’Europa in versi”, rassegna di poesie con cui si celebra il ruolo privilegiato della poesia nella promozione del dialogo interculturale, della comunicazione e della Pace per celebrare la Giornata Mondiale della Poesia, venerdì 21 marzo alle 18.30 presso l’Accademia d’Ungheria in Roma a Palazzo Falconieri tra gli ospiti ci sarà la rinomata poetessa galiziana Chus Pato, la cui voce potente e innovativa arricchirà ulteriormente il dialogo poetico. I suoi versi, intrisi di storia, memoria e impegno sociale, offriranno una prospettiva unica sulla funzione della poesia nel mondo contemporaneo.
Chus Pato è autrice di dodici raccolte di poesie, pubblicate tra il 1991 e il 2023, per le quali ha ricevuto premi come il Premio Nazionale della Critica spagnola, il Losada Diéguez, il premio Irmandade do libro o il Clara Campoamor. Tra le sue opere più importanti ricordiamo m Talá, Hordas de escritura, Carne de Leviatán e Sonora, per il quale ha ricevuto il Premio Nazionale di Poesia 2024. I suoi libri sono stati tradotti in spagnolo, inglese, portoghese, olandese, bulgaro e francese. Selezioni delle sue poesie sono state tradotte in innumerevoli lingue. Il 23 settembre 2017 è entrata a far parte come membro di numero nella Reale Accademia Galega. Nel 2022 ha letto nella città di Ptuj la sua Carta aperta all’Europa. Vive vicino al bosco di Catasós, nel quale si conservano i castagni più alti d’Europa.
Alla serata presso Palazzo Falconieri, moderata da Maria Ida Gaeta, vicepresidente Comitato di Roma della Società Dante Alighieri, parteciperanno 15 esponenti della poesia contemporanea europea: un’occasione irripetibile per ascoltare le loro poesie in lingua originale e scoprire così la musicalità e i molteplici colori artistici dei Paesi che rappresentano. Tutte le poesie saranno lette da poetesse e poeti in lingua originale, mentre la traduzione italiana verrà proiettata in simultanea su uno schermo.
Martedì 25 marzo alle 17.30 presso la Biblioteca María Zambrano a Roma, nell’ambito del Club di Lettura 2025, attraverso il romanzo Supersaurio la scrittrice canaria Meryem El Mehdati ci trasporterà nella realtà di molti giovani in Spagna: la precarietà lavorativa e l’eterna lotta per farsi strada nel mondo lavorativo. L’autrice utilizza sapientemente anche la chiave umoristica per creare un ritratto generazionale, quello di una realtà segnata dall’origine, dalla religione e dalla razza; tutto questo offrendoci uno sguardo critico delle Canarie e dell’impatto del turismo sull’isola. Parteciperà Laura Mariateresa Durante, ispanista, linguista e professoressa.
In questo avvincente romanzo rivivremo la vita di Meryem, una giovane donna di venticinque anni che lavora negli uffici di Supersaurio, la catena di supermercati più importante delle Canarie. Meryem è un personaggio complesso e affascinante che nei suoi momenti liberi si dedica alla scrittura di fanfiction con protagonisti i personaggi di Harry Potter, Twilight e i suoi colleghi d'ufficio che prenderanno nuovamente vita nel club di lettura, un luogo dove si potrà discutere delle sfide e delle avventure di Meryem, esplorare i temi del libro e condividere le molteplici riflessioni.
Mercoledì 26 marzo alle 18.00 presso la Sala Dalì dell’Instituto Cervantes di Roma in Piazza Navona, Gabriele Morelli, riconosciuto intellettuale italiano maestro dell’ispanismo moderno, Juan Manuel Bonet, critico, curatore ed esperto di arte contemporanea, e Alessandro Masi, profondo conoscitore dell'arte del Novecento, si confronteranno sul fermento artistico delle avanguardie spagnole, un periodo di straordinaria creatività che ha segnato profondamente il panorama culturale del XX secolo. Un percorso avvincente attraverso i luoghi che hanno plasmato l'avanguardia spagnola: Barcellona, crocevia di estetiche moderne, e Madrid, con la sua leggendaria Residencia de Estudiantes, laboratorio di talenti come Lorca, Dalí e Buñuel. Un viaggio affascinante tra autori, manifesti e riviste che hanno segnato un'epoca. L'incontro sarà un'opportunità imperdibile per comprendere il fermento artistico che ha animato la Spagna nei primi decenni del XX secolo. (aise)