“Gold”: la mostra di Thomas De Falco inaugura il programma triennale del Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese
crediti: Thomas De Falco, GOLD - While all Flow'rs and all Trees do close To weave the Garlands of repose, installation view, Museo Arte Contemporanea Cavalese. Ph. Erjola Zhuka
TRENTO\ aise\ - La mostra personale dell’artista Thomas De Falco (1982) “Gold. While all flow'rs and all trees do close to weave the garlands of repose” ha aperto il programma espositivo triennale del Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese (Trento), ideato dalla neodirettrice Elsa Barbieri, alla guida dell’istituzione dallo scorso mese di giugno.
Appositamente realizzata per il museo di Cavalese, la rassegna nasce in intima connessione con la natura e il territorio circostante, e muove verso un elogio della donna nel mondo attuale. Per l’occasione Thomas De Falco presenta una serie di circa 35 opere tessili, tra sculture e arazzi, di cui la maggior parte inedite, accanto a una nuova performance che propone un parallelismo tra maternità e natura, a cura di Clara Tosi Pamphili.
“Il lavoro di Thomas De Falco nasce come se fosse un cordone ombelicale, come un organo che cresce, come arterie e vene che diramano”, spiega Elsa Barbieri, direttrice del Museo. “Comprendere una simile immagine è possibile riconoscendo nella sua scultura tessile una natura morta che parla attraverso la sua performance - intesa come rito che alimenta un messaggio. Non è un gioco di parole, è anzi la più generosa chiave di lettura che l’artista ci offre: la performance non esiste senza scultura tessile, la scultura tessile non esiste senza il corpo del performer”.
Di fronte all’aumentare, costante, di divisioni, fisiche e non, e all’interno di un presente fatto di tensioni politiche, sociali ed economiche, Thomas De Falco guarda alla natura con una nuova speranza che risponde al bisogno di relazione, esplicitata nell’estetica che lo contraddistingue. Il suo rapporto con la natura è stretto, quasi simbiotico. “La natura è il centro della mia ricerca. Il mio lavoro nasce dalle radici, dagli alberi, dalle foglie. Collegandola alla natura la scultura tessile prende vita” afferma l’artista.
Ma che cosa è la Natura? È radicata l’idea che sia una realtà molto concreta e al tempo stesso inafferrabile, che vogliamo dominare, trovandoci però spesso, se non sempre, nella condizione di confrontarci con la sua sublime forza, riconoscendo che in natura non esistono sopra o sotto, e non ci sono gerarchie, ma ci sono solo relazioni intrecciate dentro altre relazioni, che De Falco tramuta nelle forme scultoree della materia tessile che abilmente intreccia con la tecnica manuale del wrapping. Spesso, come è evidente nella selezione di opere allestita per l’occasione, egli agisce sulla dinamica di maturazione della natura congelando e inglobando rami, foglie, fieno, paglia (che raccoglie sul territorio in cui lavora), canapa, lana e preziosi filamenti naturali come seta e lino nei suoi arazzi e nelle sue sculture tessili.
“Gold”, accompagnata dal verso della poesia The Garden di Andrew Marvell (While all flow'rs and all trees do close to weave the garlands of repose - Mentre tutti i flussi e tutti gli alberi si chiudono per intrecciare le ghirlande del riposo) intende restituire attraverso la selezione di opere quel che di magico appartiene alla capacità di cucitura dell'artista, come una sorta di ballata ancestrale tramandata negli anni che si offre secondo natura, ovvero che tiene conto anche della natura umana, che c’è, esiste e determina il nostro approccio al mondo sensibile.
La rassegna, in programma sino al 9 marzo 2025, è accompagnata da un catalogo realizzato da Esperia (Lavis, TN) che include i testi critici di Elsa Barbieri, direttrice del Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese e curatrice della mostra, e Clara Tosi Pamphili, storica delle arti applicate.
“Gold” segna l’avvio del nuovo percorso di ricerca intrapreso dalla neodirettrice Elsa Barbieri che nei prossimi tre anni attiverà collaborazioni con artisti di primo piano del panorama italiano e internazionale valorizzando il connubio fra arte e territorio.
Thomas De Falco (1982) vive a Parigi, lavora tra l’Europa e l’America e si esprime attraverso la creazione di arazzi, ispirati all'antica arte della tessitura con telaio verticale. C'è qualcosa di magico nella capacità di cucitura dell'artista, una sorta di ballata ancestrale tramandata negli anni; proprio nei materiali, come la lana, il cotone, il lino, la seta, la canapa o il ferro, viene trasmessa una sensazione di purezza al tatto e alla vista. Le sculture di De Falco si ispirano in particolare alla natura e ai sentimenti e alle emozioni umane. È quindi la performance il mezzo attraverso il quale l'artista dà vita alla propria scultura, collegando l'involucro ai corpi dei performer che si fanno interpreti del suo messaggio artistico.
Ha esposto in importanti istituzioni tra cui Palazzo Buonaccorsi, MAXXI, Museo Marino Marini, PAC Milano, Triennale Milano, Museo Dell’Ara Pacis. Il suo lavoro è presente in importanti collezioni pubbliche e private. Nel suo curriculum conta già importanti riconoscimenti, il primo premio all’Award Young Artist, ricevuto a Tokyo nel 2005, e la Medaglia del Castello Sforzesco, assegnatagli a Milano nel 2010. (aise)