Guerra all’antisemitismo? Il panico morale come strumento di repressione politica: in libreria il pamphlet di Donatella della Porta

MILANO\ aise\ - La casa editrice Altreconomia, che proprio in questi giorni compie 25 anni di attività, presenta un nuovo titolo della propria collana saggi: "Guerra all'antisemitismo? Il panico morale come strumento di repressione politica" di Donatella della Porta, professoressa di Scienza Politica e preside della Facoltà di Scienze Politico Sociali alla Scuola Normale Superiore a Firenze.
Ora in libreria, in questo pamphlet l'autrice analizza il panico morale e le sue basi sociali e istituzionali, a un anno dal 7 ottobre e dall’invasione israeliana della Striscia di Gaza e ora del Libano.
Negli ultimi mesi istituzioni e mass media hanno preso di mira artisti, attivisti, intellettuali e studenti solidali con la Palestina, ebrei compresi. Le proteste sono state spesso represse come antisemite innescando, specialmente in Germania, una “guerra all’antisemitismo” che criminalizza le critiche a Israele.
Pur riconoscendo episodi di antisemitismo legati all’estrema destra, tale “guerra” è stata sfruttata per promuovere una narrativa razzista a difesa dell’Occidente.
“Nonostante le statistiche ufficiali indichino che la violenza politica di matrice antisemita sia prevalentemente riconducibile alla destra, molti governi occidentali hanno reagito alla distruzione di Gaza da parte di Israele reprimendo le manifestazioni di solidarietà verso i palestinesi”.
Donatella della Porta è professoressa di Scienza Politica, prima preside della Facoltà di Scienze Politico Sociali e coordinatrice del dottorato in Political Science and Sociology alla Scuola Normale Superiore a Firenze, dove dirige il Centre on Social Movement Studies (Cosmos). Fra i suoi principali temi di ricerca ci sono i movimenti sociali, la violenza politica, la corruzione, la democrazia e la partecipazione politica. (aise)