INCOGNITO: la street art italiana nel progetto di Leila Leam
ROMA\ aise\ - Da domani, 30 novembre, la Residenza San Pietro Canisio in Vaticano ospita la mostra “Incognito”, ideata e curata da Leila Leam, fotografa, classe 1988.
Nove artisti, tra i maggiori esponenti della street art italiana, sono stati chiamati a prendere parte a questo progetto, con l’obiettivo di mostrare il loro volto, meno noto rispetto ai loro lavori. Proprio con questo intento la curatrice spiega come sia nata l’idea della mostra: “Incognito è un progetto sull’autoidentificazione di un artista di strada, il cui lavoro è visto quotidianamente sui muri da migliaia di persone e da altrettante sui social, ma la cui personalità rimane in INCOGNITO”.
Alessandra Carloni, Croma, Elia Novecento, Giusy Guerriero, Maupal, Mr. Klevra, Marco Rea, Ale Senso e Uman sono i nomi degli artisti che porteranno in mostra il loro volto, un autoritratto su sfondo nero, realizzato su tele di grandi dimensioni (2,40 x 2 mt), accompagnato da un ritratto fotografico realizzato dalla curatrice stessa. In mostra si potranno vedere anche i video dei backstage.
Come sottolinea ancora la curatrice, “uno dei momenti più difficili è stato proprio quello di convincere l'artista, che rimane nell'ombra del suo lavoro, a realizzare il suo ritratto. Penso che questo progetto abbia molto a che fare con la fiducia. Ecco perché per ogni servizio fotografico, ho sentito un’enorme responsabilità. Penso di essere riuscita a catturare quella cosa sfuggente che trasmette lo stato interiore del mio “eroe” e la sua creatività senza perdere me stessa e il mio stile”.
Il progetto è nato tre anni fa da un’idea di Leila Leam che, arrivata a Roma dalla Russia, rimase da subito colpita dalle molteplici opere di street art presenti in città, in contrasto, ma, allo stesso tempo, in armonia, con i grandi capolavori di arte moderna e antica. Da qui l’idea di conoscere e di far conoscere al pubblico anche il volto di quest’altra Roma.
Durante il periodo della mostra – che chiuderà l’8 dicembre – sarà inoltre possibile, su prenotazione, prendere parte ad una sessione fotografica con la fotografa, a fronte di una donazione all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. (aise)