Itinerari Artistici Italiani: il Piemonte in mostra al Gamec di Pisa

PISA\ aise\ - Il progetto “Itinerari Artistici d’Italia” (IAI), curato da Massimiliano Sbrana, è un’iniziativa espositiva volta a valorizzare le identità regionali dell’arte contemporanea italiana, attraverso una serie di mostre dedicate alle diverse aree culturali del Paese. Ogni tappa si configura come un viaggio visivo e narrativo, capace di restituire la ricchezza espressiva dei territori e dei loro protagonisti.
La mostra "Piemonte", che inaugura oggi pomeriggio presso il GAMeC CentroArteModerna di Pisa, rappresenta una delle tappe più significative del progetto. Fino al 5 novembre saranno esposte le opere di quattro importanti esponenti dell’arte piemontese contemporanea: Mauro Martin, Pietro Medico, Franco Merlo e Gianmario Quagliotto.
“Ciascun artista – scrive il curatore – porta con sé una visione personale e radicata, che riflette le tensioni, le atmosfere e le trasformazioni culturali e artistiche del territorio: dalle suggestioni paesaggistiche alle riflessioni interiori, dalla materia pittorica alla ricerca simbolica. La mostra si propone non solo come esposizione, ma come racconto corale di una regione che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, silenzio e intensità”.
Mauro Martin nato a Pinerolo, ha studiato architettura all’Università di Torino e si è formato artisticamente nello studio del pittore surrealista Raffaele Ponte Corvo. Negli anni ’70 ha sviluppato una reinterpretazione strutturalista dell’arte del XV secolo, evolvendo poi verso un “realismo magico”. Dal 1995 affianca alla pittura figurativa anche opere astratte e informali, integrando la fotografia dal 2006. Ha esordito nel 1977 con una personale alla Galleria San Vidal di Venezia, e da allora ha esposto in Italia, Europa e Stati Uniti.
Pietro Medico originario di Cerro Tanaro (Asti), ha trovato nella fotografia il mezzo espressivo ideale. Dopo una prima fase dedicata al recupero e ritocco di vecchie stampe, ha sviluppato una poetica visiva basata su tempi lenti e movimenti intenzionali della fotocamera. Il paesaggio diventa esperienza emotiva, dove il vento è pennello e i campi si trasformano in vibrazioni di colore e memoria.
Franco Merlo nato a Robella d’Asti, laureato in Filosofia, ha coltivato la fotografia come passione personale. Dopo le prime esposizioni nel decennio 2010–2020, ha approfondito lo studio della luce e del paesaggio, sperimentando anche la tecnica ICM per una lettura più personale del mondo. Attivo nel Circolo Fotografico “Polisportiva CRAsti”, le sue opere in questa mostra sono un contributo comunicativo al dialogo tra Piemonte e Toscana.
Gianmario Quagliotto, artista autodidatta nato nel 1957, con formazione musicale, lavora tra figurazione e astrazione, con forte attenzione alla memoria, alla natura e alla dimensione umana. Ha esposto in sedi prestigiose in Italia e all’estero, tra cui Parigi, Londra, Tallinn e Los Angeles. Tra le opere recenti, spicca il murale di 26 metri realizzato a Candia Canavese, dedicato al lago e alla storia del canottaggio locale. (aise)