La Dante presenta il libro di Vania Colasanti “Inseguendo Caravaggio. Nei suoi luoghi e nei suoi quadri”

ROMA\ aise\ - Si terrà martedì 28 gennaio alle ore 17.30, presso la sede della Società Dante Alighieri (Palazzo Firenze, a Roma), la presentazione del volume “Inseguendo Caravaggio. Nei suoi luoghi e nei suoi quadri” (Baldini + Castoldi, 2024) di Vania Colasanti. Converserà con l’autrice lo storico dell’arte don Massimiliano Floridi, diacono, e sarà presente anche sua moglie, la principessa Gesine Doria Pamphilj, proprietaria della nota collezione romana che include tre celebri capolavori di Caravaggio.
Il libro è un coinvolgente racconto ispirato alle travagliate vicende biografiche di Michelangelo Merisi da Caravaggio (1573 - 1610), basato sulla rievocazione dei luoghi e dei personaggi reali che ne hanno segnato l’esistenza. Un’appassionante ricognizione in forma narrativa, supportata dalla scrupolosa verifica delle fonti documentarie e della bibliografia più aggiornata, in grado di svelare i segreti e i retroscena dei dipinti del celebre pittore.
La presentazione del volume a Palazzo Firenze fa seguito a una serie di incontri già tenuti dall’autrice, di volta in volta affiancata da scrittori, giornalisti e storici dell’arte per offrire una lettura sempre nuova e diversa della vita e dell’opera di Caravaggio, ma avrà un valore aggiunto, svolgendosi tra le mura di uno degli edifici romani che, secondo una teoria accreditata, avrebbe ospitato per un periodo lo studio dell’artista. Palazzo Firenze si trova inoltre a due passi da quel vicolo del Divino amore in cui è storicamente attestata la residenza di Caravaggio, tra il 1604 e il 1605, al tempo di uno dei suoi massimi capolavori, la Madonna di Loreto, e dalla via di Pallacorda, teatro di una rissa, scoppiata il 28 maggio 1606 dopo una partita di pallacorda, durante il quale il Merisi ferì a morte Ranuccio Tomassoni, fratello del caporione di Campo Marzio. Sarà proprio questo omicidio a costargli la condanna capitale nello Stato della Chiesa e a costringerlo a vagabondare per quattro lunghi anni, fino all’estremo e drammatico approdo a Porto Ercole, dove Caravaggio, in procinto di tornare a Roma dopo aver ricevuto la grazia da papa Paolo V Borghese, “morì malamente - secondo le parole del biografo Giovanni Baglione - come appunto male havea vivuto”.
Le tappe del serrato “inseguimento” di Vania Colasanti, insieme agli scatti della fotografa Gina De Bellis, riportano dunque soprattutto ad alcuni rioni della Roma a cavallo tra Cinque e Seicento, ma anche a Napoli, La Valletta e Siracusa. L’autrice conduce i lettori tra i vicoli popolati da prostitute e da avventori di osterie, che nei quadri caravaggeschi si fanno madonne e santi, così vivi e veri che possiamo immaginarli uscire dallo spazio delle tele per incontrarsi e ritrovarsi a parlare con lo stesso pittore.
Vania Colasanti, giornalista, autrice televisiva e scrittrice. Ha pubblicato Ciao, sono tua figlia (2011), Scatto matto – La stravagante vita di Adolfo Porry-Pastorel, il padre dei fotoreporter italiani (2013), e con il neurologo Rosario Sorrentino Grazie al cielo. Vincere la paura di volare (e non solo) (2018). In tv ha lavorato per Renzo Arbore e per Franca Leosini a Storie maledette. Per RaiPlay ha scritto e ideato la serie di docu-crime sulla stagione dei sequestri: Ti ho visto negli occhi sul rapimento Bulgari-Calissoni; 343 giorni all’inferno, sulla prigionia di Barbara Piattelli e L’incredibile sequestro Casana. Scrive per il quotidiano “la Repubblica” e per le pagine romane cura la rubrica di interviste a casa di personaggi celebri. (aise)