La scena delle donne – matrici: XXI edizione a Pordenone

PORDENONE\ aise\ - Da oggi, sabato 18 ottobre, riprende in Friuli-Venezia Giulia la XXI edizione della rassegna “La Scena delle Donne – Matrici”, una delle manifestazioni più longeve in Italia dedicate alla cultura femminile nelle arti performative, partita a marzo con un’anteprima in 5 appuntamenti e inaugurata lo scorso 22 agosto con la prima assoluta de “Il primo matricidio” di Nikos Goudanakis da “Le Eumenidi” di Eschilo. Diretta da Bruna Braidotti e organizzata dalla Compagnia di Arti e Mestieri, “La Scena delle donne – Matrici” è realizzata con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, Comune di Pordenone – Verso Capitale italiana della Cultura 2027, sotto l'egida del Protocollo dei 50 Comuni per la parità di genere, e con il sostegno di Voce Donna ETS, Comune di Caneva, Comune di Codroipo, con il partnenariato di Associazione Culturale Il Deposito / Capitol Pordenone, Comune di Brugnera e Comune di Cordenons, e in collaborazione con Palazzo del Fumetto, Associazione Cinemazero, Centro commerciale Meduna, Soroptimist club Pordenone, Cucina33, Caffetteria d’arte, Bar Portorico, PN Bar e Caffè.
Il programma si compone di 27 appuntamenti distesi su un arco temporale che arriva fino al 14 dicembre. 20 gli appuntamenti a Pordenone, 7 quelli in Regione e fuori Regione, tra spettacoli, recital, incontri, letture e momenti di teatro partecipato.
L’edizione 2025 de “La Scena delle donne” è un invito a tornare alle origini a scoprire il materno come sorgente di vita e come spazio generativo del femminile.
Dichiara Bruna Braidotti, ideatrice e direttrice artistica del progetto portato avanti con tenacia dal 2006, ovvero dall’anno della sua prima edizione alla quale prese parte anche Judith Malina, la storica fondatrice del Living Theatre: “Con il titolo Matrici raccogliamo le tante forme e i tanti sensi che abitano questa parola: il corpo e la biologia, le memorie culturali, la forza creativa dell’arte. Ci muoveremo tra antiche radici e nuove visioni: dal respiro del teatro greco fino alle domande più attuali sulla maternità e sulle genealogie di madri. Sarà un viaggio fatto di linguaggi diversi: l’intensità della scena, l’ironia con cui tante artiste hanno saputo raccontare il materno, e la condivisione viva con il pubblico, nelle esperienze di playback theatre e nel cerchio delle madri, dove le storie intime diventano voce collettiva”.
GLI INCONTRI
Si parte oggi, 18 ottobre, con il primo di tre incontri programmati nella Sala Teresina Degan della Biblioteca Civica di Pordenone: “Maternità tra storia e futuro” (17.30) a cura della Prof.ssa Marina D’Amelia, che ripercorrerà gli aspetti più significativi che riguardano il modo in cui è stata percepita e vissuta nelle diverse epoche la maternità, dalle rappresentazioni ideali che hanno condizionato gli immaginari collettivi al confronto con l’esperienza diretta delle donne. Altri due incontri in Sala Teresina Degan sono previsti mercoledì 5 novembre (18.00), in cui si parlerà del rapporto tra “Donne e denaro” (a cura di Soroptimist club Pordenone, con Dani Bravin e Fiorenza Poletto e con la partecipazione della Dott.ssa Vanessa Baccicchetto del centro antiviolenza Voce Donna ETS); e sabato 8 novembre (18.00), in cui si affronterà il modo in cui le società matriarcali del passato possono offrire conoscenze per immaginare un futuro diverso (con la sociologa femminista Sandra Capri e Luisa Vicinelli, libera ricercatrice e fondatrice del collettivo Le Matriarcali). Un altro incontro avrà luogo invece all’Auditorium della Regione (17.30), dal titolo “La madre non è pari - Come la moderna idea di genitorialità reinterpreta l’antica invidia per il materno”, a cura di Marina Terragni, giornalista e scrittrice.
GLI SPETTACOLI A PORDENONE
8 sono gli spettacoli in scena a Pordenone, di cui 5 in scena al Capitol gestito dall’Associazione Culturale Il Deposito, che si conferma partner di progetto. “La Scena delle donne” consolida, inoltre, il suo legame con un’altra importante sede del tessuto cittadino, il Palazzo del Fumetto, che ospiterà presso il suo Auditorium, martedì 9 dicembre, lo spettacolo “MOR. Storia per le mie madri”, regia e progetto di Lucia Raffaella Mariani (Premio Ugo Ronfani 2018), finalista al Premio Scenario Periferie 2025 e tratto dalla graphic novel “Mor. Storia per le mie madri” di Sara Garagnani: è racconto, attraverso prosa, poesia performativa, stand up, canto e animazioni, di quattro generazioni di donne tra Svezia e Italia. Segue lo spettacolo, l’incontro con l’autrice presente in sala.
Ad aprire le danze al Capitol sarà, giovedì 23 ottobre (20.45), l’atto unico per attrice sola “Mamma ma!” di Massimo Andrei con Daniela Ioia: protagoniste tre possibili versioni di madri, la fragile, la determinata e l’insicura che si presentano, a turno, in un consultorio familiare per colloquiare con uno psicologo e raccontarsi in modo libero e personale. Si prosegue giovedì 30 ottobre (20.45) con “La cosa dei figli” di e con Giorgia Goldini, produzione Teatro della Caduta, un racconto autobiografico che raccoglie riflessioni e pensieri sinceri di una mamma taglia 0-18 mesi, un mix di storytelling, stand up comedy e tenerezza, pieno di amore, paura, sensi di colpa, confusione, gioia, stanchezza e consigli non richiesti. “Piacere, denaro!”, in scena giovedì 6 novembre (20.45), è l’esilarante conferenza-spettacolo di e con l’attrice Antonella Questa e l’economista Azzurra Rinaldi, che indaga, mescolando dati finanziari e teatro, il rapporto tra donne e denaro, spesso segnato da preconcetti e ostacoli culturali. “Seniloquio”, in scena giovedì 13 novembre (20.45), di e con Virginia Risso e Matteo Bianco: un testo dissacrante ed esilarante, un excursus “socio-scientifico” per portare al giusto e reale valore una delle parti del corpo femminile più idealizzata. Sempre al Capitol, giovedì 20 novembre (20.45) va in scena “Panorama maternage” di Antonella Saccarola con Meredith Airò Farulla, che racconta la maternità dal punto di vista di chi si vede costretta a mimetizzarla, nasconderla, rimuoverla, e le acrobazie che permettono anche alle madri di poter partecipare, più o meno alla pari dei maschi, alla parata quotidiana della vita sociale.
Tra gli ospiti più attesi di questa edizione c’è la compagnia romagnola Fanny & Alexander, punta di diamante del teatro italiano più sperimentale. Giovedì 27 novembre (ore 20.45) Chiara Lagani incarna un testo tratto dal romanzo autobiografico di Sheila Heti (traduzione Martina Testa, Sellerio editore, 2019), “Maternità”, portato in scena dall’autore e regista Luigi De Angelis. Lo spettacolo, in scena all’Auditorium Concordia, vede salire sul palcoscenico una donna che si chiede, di fronte al pubblico seduto davanti a lei, cosa la trattiene dal mettere al mondo un figlio: non si tratta però di un monologo, ma di una strana specie di dialogo, sospeso tra dimensione assembleare e gioco con il caso.
Da Sansepolcro (AR) arriva invece la produzione di Laboratori Permanenti “Messico e nuvole”, di e con Caterina Casini, in scena sabato 22 novembre (20.44) all’Auditorium dell’oratorio di Torre. Attraverso letture, interpretazioni, musiche, lo spettacolo costruisce una sorta di puzzle, l’immagine d’insieme di una terra passionale, generosa, sensuale e inquieta - il Messico - e di momenti intimi in cui la natura femminile si esprime con forza.
TOURNÉE IN REGIONE E FUORI REGIONE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
A grande richiesta torna in scena la produzione della Compagnia di Arti e Mestieri “Da uomo a uomo – Conversazione/provocazione sulla violenza maschile contro le donne”, con Francesco Cevaro e Paolo Mutti, che si potrà rivedere in diverse occasioni legate alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre). Sono 4 le tappe della tournée in Regione, di cui una nel pordenonese, a San Cassiano (frazione di Brugnera), nell’ambito della Festa del vino (20.45) venerdì 24 ottobre. Si prosegue poi venerdì 21 novembre a Cavazzo Carnico (UD) all’Ex Latteria (20.45); a Udine (Sala Comelli, 20.45) mercoledì 26 novembre e a Remanzacco (UD), presso l’Auditorium De Cesare (20.45) sabato 29 novembre. Oltre alle date in Regione, lo spettacolo farà due tappe anche in Veneto, domenica 23 novembre a Santa Giustina (BL), nella Sala Comunale Parrocchiale (20.00), e venerdì 28 novembre (20.45) nel Comune di Paese (TV), al Cinema Teatro Manzoni.
RECITAL, READING E PERFORMANCE
Oltre agli spettacoli e agli incontri, “La Scena delle donne” propone recital, reading e performance. Mercoledì 12 novembre (17.00) si terrà una eccezionale performance online che ha visto l’esperto psicopedagogista e filosofo Stefano Bertolo al lavoro con le detenute della Casa Circondariale “Ernesto Mari” di Trieste per la realizzazione di una performance realizzata con ciottoli di fiume e ispirata alla tragedia di “Antigone” di Sofocle, intitolata “Oltre le sbarre, sotto la sabbia”. La forma del racconto delle donne sarà quella della ricostruzione della tragedia, partendo dai frammenti di memoria di ciascuna delle partecipanti. La performance sarà trasmessa online a chi si prenoterà via mail a info@compagniadiartiemestieri.it. Altra performance, quella di Playback Theatre presso la sede della Compagnia di Arti e Mestieri in Largo Cervignano (via San Vito 71) a Pordenone, domenica 9 novembre (18.00): intitolata “Arcipelago materno”, in cui i racconti del pubblico, tra vissuti, pensieri, episodi realmente accaduti o immaginati, saranno rimessi in scena estemporaneamente dagli attori, affinché possano diventare strumenti preziosi di consapevolezza ed empatia.
Analogamente, chi parteciperà a “Il cerchio delle madri” lunedì 10 novembre presso Cucina33 a Pordenone (18.00), si vedrà stimolato a esprimere i propri vissuti e pensieri sul tema del materno, realizzando un cerchio di voci e ascolto guidato in si intrecceranno le storie di madri e di non madri (richiesta la prenotazione). L’evento è uno dei 5 appuntamenti a cura del Gruppo reading della Compagnia di Arti e Mestieri, formato da Bruna Braidotti, Bianca Manzari, Monica Gizzi e Tania Recca. Le letture proposte invaderanno i luoghi della socialità pordenonesi con storie di figure considerate presenze di guida, affetto e forza silenziosa in “Madrine” (martedì 28 ottobre; Caffetteria d’arte, 18.00); letture dedicate alle custodi di memorie, di tradizioni e del sacro potere femminile in “Matriarche” (martedì 4 novembre; PN Bar e Caffè, 18.00); letture pubbliche dedicate al mistero e al fascino di scrigni di segreti in cui ogni strato svela un volto nascosto e un nuovo incanto in “Matriosche” (martedì 18 novembre; Bar Portorico, 18.00); e, in concomitanza con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con voci e racconti che danno vita a storie vere, tratte dalla cronaca e dalla letteratura in “Donne senza maschera” (martedì 25 novembre; Centro commerciale Meduna, 17.30).
Non solo letture, ma anche recital in programma a “La Scena delle donne”, per accompagnare le parole con il piacere della musica. Sabato 25 ottobre (20.45) va in scena a Pordenone, presso la sede della Compagnia di Arti e Mestieri, “L’ultima lettera”, di e con Bruna Braidotti accompagnata in scena da Sandro Buzzatti e con musiche di Nicola Milan: lavoro ispirato alla lettera che Oriana Fallaci dedicò a Pier Paolo Pasolini dopo la sua morte, un ultimo saluto ma anche la reazione al suo giudizio su uno dei testi più popolari della Fallaci, “Lettera ad un bambino mai nato”.
Un altro recital incentrato su un’importante icona femminile del Novecento andrà in scena presso la Chiesa di San Lorenzo Martire in frazione Rorai Grande di Pordenone, domenica 14 dicembre (16.00): “Maria Callas – i ricordi dell’anima” di Artèinsieme, con Elena Bazzo Fedrigo, Angela Poletto al pianoforte, Lorenzo Parravicini al violoncello e voce recitante Bruna Braidotti. (aise)