“Le relazioni tra Italia e Albania 1910-1940”: il nuovo saggio di Niccolò Lucarelli

ROMA\ aise\ - È in libreria per Mursia “Le relazioni fra Italia e Albania. 1910-1940” (pagg. 368. Euro 20,00) il nuovo saggio dello storico militare pratese Niccolò Lucarelli, che ripercorre in maniera analitica e documentata trent’anni di rapporti diplomatici tra le due nazioni, storicamente legate dalla prossimità geografica e da profondi legami culturali.
Dalla nascita dell’Albania indipendente, all’annessione all’Italia e la fascistizzazione del Paese, in “Le relazioni fra Italia e Albania. 1910-1940” Niccolò Lucarelli ricostruisce con perizia le vicende storiche tra le due nazioni, evidenziando luci e ombre dell’amministrazione italiana del Paese.
Il volume ripercorre le relazioni italo-albanesi a partire dai moti per l’indipendenza del Paese, cui seguirono l’impegno militare del Regio Esercito nella Grande Guerra, il tentativo di protettorato e le ambigue relazioni politiche ed economiche intrattenute dal fascismo fino all’invasione del 1939 e la successiva occupazione.
Trenta anni di storia politica e militare ripercorsa anche attraverso fonti albanesi, tedesche e statunitensi poco note o inedite per l’Italia, documentando i complessi rapporti diplomatici fra i due Paesi e le strategie politiche dei vari governi che, da Giolitti a Mussolini, affrontarono la “questione albanese”. In mezzo, un Paese complesso caratterizzato da un mosaico sociale legato alle proprie tradizioni dove allignavano orgoglio e diffidenza, due caratteri che hanno influenzato lo sviluppo delle relazioni fra i due Paesi.
“L’Albania fu l’ultima avventura coloniale dell’impero fascista prima della tragedia della Seconda guerra mondiale, fu l’illusione che avrebbe dovuto aprire all’Italia le porte dei Balcani, fu la terra di operazioni commerciali e industriali non sempre andate a buon fine, spesso con risultati al di sotto delle attese”, scrive Lucarelli.
Niccolò Lucarelli, nato a Prato, laureato in Studi Internazionali, collabora come storico militare con lo Stato Maggiore dell’Esercito scrivendo per “Rivista Militare”, e ha pubblicato vari volumi sulla Seconda guerra mondiale e il colonialismo, fra cui Le Camicie Nere in Africa 1923-1943 (Mursia, 2023). È anche critico d’arte per “Artribune” e “Contemporary Lynx”, e da curatore indipendente ha firmato progetti espositivi in Italia, Europa e Africa. (aise)