Les Femmmes: la figura femminile nell’arte al Gamec di Pisa

PISA\ aise\ - Inaugura oggi pomeriggio, alle 17.30, presso il GAMeC CentroArteModerna di Pisa (sul Lungarno Mediceo al numero 26) la mostra "LES FEMMES/La Figura Femminile nell’Arte" che, ideata, ordinata e curata da Massimiliano Sbrana, rimarrà aperta al pubblico fino al 12 marzo.
“Fin dagli albori della civiltà la figura femminile è stata protagonista della storia umana: gli archeologi hanno rinvenuto numerose sculture di divinità femminili, attribuite all'organizzazione delle tribù di stampo patriarcale, dell'era paleolitica. Presso molte antiche civiltà la donna era il perno della società, depositaria del principio della vita e della fecondità, e come tale veniva rappresentata”, scrive il curatore. “Da secoli, la donna è elemento fondante dell'arte. A partire dalle rappresentazioni e sculture della preistoria, la donna è stata rappresentata nelle sue molteplici sfaccettature: come madre, santa, diavolo, amante e altro ancora. Nelle arti figurative, ha ricoperto di volta in volta una veste simbolica diversa nel corso dei secoli, in parallelo all'evoluzione delle tecniche artistiche e degli stili, al variare del gusto estetico e, elemento non meno importante, al modo di concepire il ruolo della donna nella società. Per il pittore, però, la donna è anzitutto forma. È il simbolo della figurazione di tutti i tempi, l'archetipo della dimensione umana, della sua trasparente profondità, del suo glorioso intelletto e della sua perfezione assoluta, sopra ogni altra forma vivente. È alla forma della donna che l'artista consegna il giudizio estetico dell'arte. Un artista, inoltre, spesso cerca il suo ideale femminile nel corpo di una donna e lo confronta con le proprie lacune interiori, così da poter definire, attraverso una personale interpretazione, quella metà di sé che vuole trovare nell'oggetto del suo desiderio. L'iconografia della "donna nell'arte" ha attraversato un percorso affascinante e simbolicamente significativo nel corso della storia. Dall'antichità fino ai giorni nostri, l'immagine femminile è stata rappresentata in modi diversi, riflettendo ogni volta sia le credenze culturali che gli ideali di bellezza di ogni epoca”.
In esposizione le opere di: Silvia Arrighetti, Lionella Bernasconi, Alberto Berti, Daniela Carta, Lucia Casarosa, Graziella Castelli, Eugenio Contatore, Monica A. D'Agord, Daniela D'Agosto, Antonella Eugeni, Antonella Favilli, Renato Guttuso, Stefania Hepeisen, Pierluigi Madrigali, Michela Marinai, Marco Mazzoni, Cinzia Lucia Morcaldo, Roberto Morreale, Antonio Nacci, Mario Pantani, Elsa Petrongolo, Silvia Pierucci Sapio, Giulio Sbrana, Letizia Serredi, Velichka Shankolova, Camilla Vallini. (aise)