Lo chiamerò vivere: Marta delle Croce in mostra Gamec di Pisa

PISA\ aise\ - Inaugura oggi pomeriggio al GAMeC CentroArteModerna di Pisa "Lo chiamerò vivere" mostra personale di Marta Della Croce, artista pisana di rara intensità espressiva, che dopo anni di silenzio creativo torna a esporre nella sua città natale.
Curata da Maria Rita Montagnani, l’esposizione presenta una selezione di circa venti opere, alcune di grandi dimensioni, che testimoniano il percorso artistico e umano di una figura schiva ma potentemente eloquente. Le tele di Marta Della Croce sono abitate da personaggi enigmatici, immersi in azioni scomode o impossibili, che si fanno metafora di un’esplorazione profonda dell’animo umano.
Nata a Vecchiano nel 1949, dove tuttora risiede, Della Croce si è diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1973. Fin dagli esordi ha mostrato una spiccata sensibilità per le correnti pittoriche europee — dal cubismo all’espressionismo, fino al surrealismo — sintetizzandole in un linguaggio personale, inquieto e saturnino, che si è evoluto nel tempo verso una figurazione aperta e metaforica.
La sua arte non si limita a parlare dell’uomo, ma parla nell’uomo, scavando con precisione chirurgica nelle fragilità, nelle ansie e nelle contraddizioni più intime. Come un’archeologa dell’anima, l’artista riporta alla luce ciò che spesso teniamo sepolto, con uno stile raffinato e inconfondibile che la rende una voce unica nel panorama contemporaneo.
Tra le sue esperienze più significative si ricordano le opere murali realizzate per le chiese di Sant’Alessandro a Vecchiano tra il 1988 e il 1992, testimonianza di una pittura che sa dialogare anche con la spiritualità e il sacro.
Un’occasione imperdibile per riscoprire una protagonista autentica dell’arte contemporanea italiana.
La mostra sarà visitabile negli storici spazi del GAMeC CentroArteModerna di Pisa, diretto da Massimiliano Sbrana, sul Lungarno Mediceo 26, fino all’8 ottobre. (aise)