Luogo comune: le opere di Andrea Di Marco e Andrés Aparicio in dialogo a Palermo con l’Istituto Cervantes

PALERMO\ aise\ - Si inaugura giovedì prossimo, 16 ottobre, alle ore 19.00 nella Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani (via Argenteria, 33) a Palermo la mostra “Luogo comune. Di Marco /Aparicio”, un progetto dell’Istituto Cervantes a cura di Fulvio Di Piazza.
L’esposizione si configura come un'indagine sul rapporto ideale e poetico che lega l’artista spagnolo Andrés Aparicio (Villarrasa, 1989), che sarà presente all’inaugurazione, e il pittore palermitano Andrea Di Marco (Palermo, 1970 – 2012) sulla percezione del capoluogo.
Luogo comune, realizzata in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Palermo, Archivio Andrea Di Marco, Galleria Giovanni Bonelli, Ayuntamiento de Sevilla, Ayuntamiento de Villarasa, Universidad de Sevilla. Cicus, Universidad de Sevilla, Facultad de Bellas Artes, Diputación provincial de Huelva, ed Elenk’art, è composta da 25 opere, olio su tela, con un testo critico a corredo di Alessandro Pinto.
Pur appartenenti a generazioni diverse e caratterizzati da linguaggi pittorici distinti, Aparicio e Di Marco condividono una sensibilità affine nello sguardo attratto dal paesaggio urbano: un’attenzione rivolta agli aspetti marginali e apparentemente insignificanti della città, che divengono, nella loro pittura, luoghi privilegiati per una lettura critica e lirica dello spazio urbano.
Le opere restituiscono una composizione che si articola attorno alla percezione della città come archivio di tracce invisibili e memorie sommerse, che emergono nei dettagli residuali del quotidiano. Saracinesche abbassate, ombrelloni dismessi, inferriate, scorci nascosti, elementi in apparenza banali che, nella loro ricorrenza iconografica, rivelano una poetica del frammento e del comune.
Andrés Aparicio, che ha vissuto a Palermo nel 2019 come studente Erasmus, ha instaurato con la città un rapporto di scoperta e fascinazione, che gli ha permesso di cogliere i segni di un’identità urbana precaria e in costante trasformazione, percorsa da processi di gentrificazione che hanno alterato profondamente il tessuto socio-spaziale.
Il suo sguardo si è posato sugli aspetti più vulnerabili e obliqui della città, rintracciando in essi una voce autentica e residuale. In questo processo, Aparicio ha individuato in Andrea Di Marco un interlocutore ideale, riconoscendo nell’opera dell’artista palermitano una guida e una fonte di ispirazione, nonché una sorta di traccia visiva da seguire.
Il dialogo tra i due artisti si concretizza fisicamente nello spazio espositivo dell’Istituto Cervantes attraverso un confronto diretto tra le loro opere: al centro della Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani, Aparicio presenta un’installazione pittorica concepita come un suq contemporaneo, luogo di scambio simbolico e culturale, che dialoga con le tele di Di Marco poste tutt’intorno. L’allestimento così concepito mette in risalto le due visioni artistiche e riflette anche sulla possibilità di una narrazione urbana condivisa, costruita a partire dai luoghi comuni nel duplice senso del termine: ciò che è abituale e ciò che è collettivo.
La mostra rimarrà fruibile fino al 5 dicembre (da lunedì a giovedì dalle ore 10.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 17.30; venerdì dalle ore 9.30 alle 14.00). (aise)