“Martìn Chirino. Lo scultore del ferro” in mostra all’Instituto Cervantes di Roma

Martín Chirino, Il vento, 2011, ferro battuto, 32,5 x 31,5 x 9 cm
ROMA\ aise\ - In occasione del centenario della nascita del grande scultore spagnolo, la Sala Dalí dell’Instituto Cervantes di Roma ospiterà, dal 20 febbraio al 3 maggio la mostra personale “Martín Chirino. Lo scultore del ferro” (1925 – 2019). Organizzata dal Cervantes e promossa dalla Fondazione CajaCanarias insieme alla Fondazione Martín Chirino per l’Arte e il Pensiero in collaborazione con TureSpaña, la mostra - a cura di Marta Chirino e Alejandro Togores - propone, per la prima volta in Italia, un’accurata selezione di opere tra sculture, disegni e incisioni datate dal 1957 al 2011 che vogliono essere un omaggio ad uno degli artisti spagnoli più importanti del XX secolo.
La mostra sarà presentata il 20 febbraio alle 17.30 da Miguel Ángel Fernández-Palacios Martínez, Ambasciatore di Spagna in Italia, Ignacio Peyró, Direttore dell’Instituto Cervantes di Roma, Margarita Ramos, Presidente della Fondazione CajaCanarias, Marta Chirino, figlia dell’Artista e curatrice della mostra, e Alejandro Togores, fotografo e curatore della mostra.
La mostra romana segna l’inizio delle celebrazioni per Chirino al di fuori della Spagna rafforzando la dimensione internazionale dello scultore da una parte profondamente legato alla sua terra di origine, le Canarie, e dall’altra caratterizzato in tutta la sua produzione artistica da uno afflato universale. La mostra sarà arricchita da una selezione di fotografie dell’amico Alejandro Togores realizzate tra il 1971 e il 2018 che regaleranno la possibilità di conoscere i processi creativi dell’artista, gli spazi in cui ha lavorato, la sua passione per l’arte, rivelando dunque il suo lato più autentico ed umano.
“Il ferro rovente sembrava fluire dalle mie mani e obbedire alla mia volontà”: così Chirino ricorda come decise che il ferro sarebbe stato il materiale principale della sua opera e da qui il titolo della mostra che propone alcune delle serie più celebri dell’artista: Venti, Alisei, Teste, Paesaggi e Aerovori declinate mediante l’utilizzo di tecniche differenti. (aise)