“Occhio! Sguardi sul territorio”: giovani designer nel cortile di Palazzo Zani a Bologna
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BOLOGNA\ aise\ - Acqua, Ambiente, Biodiversità e Tecnologia: sono i quattro temi al centro della mostra “Occhio! Sguardi sul territorio”, promossa dal Consorzio della Bonifica Renana – ente responsabile del sistema artificiale di gestione delle acque nella Città metropolitana di Bologna e in alcuni altri territori di Emilia-Romagna e Toscana –, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, a cura di LAB.BRAINdesign.
Inaugurata il 6 febbraio nell'ambito di Art City Bologna e Artefiera, l’esposizione apre l’anno dedicato al centenario della costruzione dei complessi idrovori di Saiarino e Vallesanta, maestose architetture industriali costruite nel 1925 ad Argenta (FE) e tuttora funzionanti. La mostra sarà allestita sino al 22 marzo.
Il Cortile d’onore di Palazzo Zani, edificio cinquecentesco sede del consorzio, ospiterà l’installazione di manifesti grafici e artistici, progettati dagli studenti del corso di Design grafico dell’Accademia bolognese, guidati dal professore Danilo Danisi.
Le opere affrontano con tecniche diverse i temi dell’acqua come risorsa vitale per i territori, dell’ambiente da proteggere e da valorizzare, della biodiversità e delle tecnologie più evolute a servizio delle attività antropocentriche. E indagano anche i luoghi e le architetture deputate alla gestione delle acque, a partire dagli impianti storici di Saiarino e Vallesanta. L’allestimento trasforma il cortile in una soglia narrativa: le opere sono sospese, fluttuano come stendardi moderni tra i trompe-l’oeil settecenteschi che decorano le pareti. Ancorate alla monumentalità del passato, invitano il visitatore a rivolgere lo sguardo al futuro, puntando gli occhi all’insù.
L’obiettivo è quello di focalizzare l’attenzione sui temi ambientali, sull’equilibrio tra uomo, natura e tecnologia, raccontando anche il ruolo sociale di enti come Bonifica Renana; perché solo quando la comunità comprende come il territorio viene mantenuto e curato può sentirsene davvero parte integrante.
Il pubblico potrà votare il progetto che ritiene più significativo tra quelle esposti. L’autore sarà premiato con un riconoscimento al termine della mostra, il 22 marzo, data che celebra anche la Giornata mondiale dell’acqua.
“Occhio! Sguardi sul territorio” si inserisce nell’ambito del più ampio programma Innovation Design, sviluppato per Bonifica Renana dal LAB.BRAINdesign - Valentina Downey e Patrizia Scarzella. Basato sul metodo del Design Thinking come driver del cambiamento, ha l’obiettivo di far conoscere il ruolo strategico del consorzio sul territorio. A confermarne il valore, l’inserimento nell’ADI Design Index 2024, la selezione di progetti candidati al prossimo Compasso d’Oro ADI.
“Con questa installazione vogliamo focalizzare l’attenzione del pubblico sui luoghi e sull'ambiente in cui opera Bonifica Renana”, spiega la presidente del Consorzio Bonifica Renana, Valentina Borghi. “Abbiamo scelto di realizzare questo progetto in partnership con l'Accademia di Belle Arti di Bologna perché si tratta di un’istituzione storica molto prestigiosa della città, cuore del territorio dove opera la Renana. L'evidenza dei cambiamenti climatici”, prosegue Borghi, “ci sprona a sensibilizzare l'opinione pubblica investendo prima di tutto sui giovani che sono in grado di interpretare i grandi temi della nostra contemporaneità e dell’ambiente in modo innovativo e suggestivo. Lo sguardo degli studenti dell’Accademia, attraverso lo studio approfondito del nostro territorio, può dare un plus valore visivo al racconto dei luoghi della Bonifica ed essere portatore di nuove e inaspettate visioni”.
Saiarino 100 | 1925 – 2025
Il 13 giugno 1925, il re Vittorio Emanuele III inaugurava l’idrovora di Saiarino, ad Argenta, in provincia di Ferrara. Il 1925 è un anno cruciale per la sistemazione idraulica della Bassa pianura bolognese. Viene infatti completato un colossale progetto avviato sotto la guida dell’ingegnere Pietro Pasini nei primissimi anni del secolo che prevede, oltre alla costruzione dell’impianto di Saiarino – cuore della bonifica dei territori depressi a destra del Reno – la realizzazione di una rete di nuovi canali (858 km), dell’idrovora di Vallesanta e di numerose altre opere. Ancora oggi, a 100 anni di distanza, Saiarino stupisce per la lungimiranza e la qualità della sua progettazione. Il complesso di architettura e archeologia industriale è un vero e proprio monumento alla bonifica che si leva a cavallo dei canali all’interno del Parco Regionale del Delta del Po. Comprende l’edificio della Chiavica Emissaria del canale Lorgana, il parco circostante con una raccolta delle prime macchine impiegate nella bonifica, la scenografica sala Liberty delle pompe idrovore, con sei giganteschi macchinari del primo ‘900, capaci di sollevare 57 metri cubi di acqua al secondo, e l’imponente centrale termica, in cui sono conservate le caldaie originarie, la turbina e l’area destinata alla trasformazione in energia elettrica, con gli enormi alternatori in ceramica. Il tutto perfettamente integro e ancora oggi al servizio della sicurezza idraulica del territorio. Saiarino, che ospita anche il Museo della Bonifica di Argenta, è un luogo in cui storia e innovazione s’incontrano: l’intero complesso è oggetto di un importante intervento di potenziamento, finanziato nell’ambito del PNRR per circa 40 milioni di euro, che vede il risezionamento con recupero della piena capacità di invaso di alcuni canali collettori, insieme all’ammodernamento del sistema di pompaggio degli impianti sia di Saiarino sia di Vallesanta e la loro ottimizzazione per un uso idraulico e anche per la distribuzione irrigua.
Consorzio della Bonifica Renana
Fondata nel 1909, la Bonifica Renana è un ente di diritto pubblico, obbligatorio per legge. Si occupa di gestire, in pianura, il corretto deflusso delle acque piovane attraverso il proprio sistema di canali artificiali, impianti idrovori e casse di espansione – i fiumi e i torrenti naturali, invece, sono gestiti dalla Regione Emilia-Romagna – e di distribuire acqua di superficie per uso agricolo e produttivo. In collina e in montagna, in convenzione con le amministrazioni locali, progetta e realizza interventi contro il dissesto idrogeologico, a supporto della viabilità e della fruizione ambientale. Bonifica Renana opera all’interno del proprio comprensorio che si sviluppa lungo il bacino del Reno: dopo il Po, il fiume più lungo dell’Emilia-Romagna. L’area, di 3.419 chilometri quadrati, interessa 63 comuni, le Città metropolitane di Bologna e Firenze e le province di Modena, Ferrara, Ravenna, Prato e Pistoia. Il consorzio riunisce tutti i proprietari, 259 mila, di terreni e fabbricati che si trovano all’interno del suo territorio. Con una rete di quasi 2.000 chilometri di canali artificiali, 24 impianti idraulici di sollevamento e 26 casse di espansione, ogni anno consente il deflusso di 700 milioni di metri cubi di pioggia e distribuisce circa 70 milioni di metri cubi d’acqua per l’irrigazione di aree agricole, destinate al verde e produttive.
Da più di 100 anni, Bonifica Renana è tra i principali protagonisti di quel lavoro secolare di bonifica e di controllo delle acque che ha trasformato la pianura a nord delle città sulla via Emilia da palude a territorio vissuto. (aise)